Allineati e coperti
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Una voce irriverente e fuori dal coro che per prima proponga di mandare a fare in culo tutti gli illusi superstiti di questo noiosissimo giro di Monopoli.
(1) Coglioni di proporzioni epiche. Fumanti. Palle quadrate, anzi, cubiche.
Uscire da babilonia
Game over
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VAN ROMPUY - la crisi può essere superata solo se agiamo insieme e con decisione. questo ci impone di prendere tutte le misure richieste per consolidare i bilanci, ridurre i livelli di debito e preservare la stabilità finanziaria.
MERKEL - La crisi deve essere l'occasione per rafforzare l'Europa e un cambio dei trattati non è da escludere, non è un tabù.
BARROSO - La Commissione Ue e la Bce dopo la crisi hanno chiesto un salto di qualità nella governance economica europea. Quella richiesta oggi sta trovando una risposta. Dobbiamo completare la nostra unione monetaria con una vera unione economica.
VATICANO - Servono un'autorità finanziaria internazionale ed una banca centrale mondiale.
Solionensius
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Leggi: NO-TAV, Rivoluzione della Coscienza, 12.0 Meridiane e le Ley-lines, la Spada di San Michele Arcangelo.
dal blog "The Matrix" una parabola moderna
Illusione delle masse
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Continua sul blog PiermaFrost: Illusione delle masse
Inganni in rete
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Alice Bailey
L'inganno del "Siamo Stati Creati dagli Alieni"
Apocalisse: l'oscurità che dà luce
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dal sito Internazionale, una riflessione su Haiti
Il pranzo è servito
Il dietrologo cospirazionista
Estratto da Wikipedia: "Teoria del complotto"
Il termine complottismo viene usato per designare, generalmente in senso dispregiativo, il punto di vista di chi crede alle più svariate teorie alternative in modo ritenuto acritico e fideistico e senza sentire ragioni di sorta, per sottolineare l'aspetto maniacale e paranoico che avrebbe tale atteggiamento mentale. Il termine, come riconoscono gli stessi fautori delle teorie alternative, è tuttavia entrato nell'uso comune.
Dietrologia, cospirazione e teoria del complotto
La parola "cospirazione" deriva dal latino conspirare ("sperare assieme", "respirare assieme"), e nell'uso contemporaneo indica una situazione dove due o più persone si accordano per compiere un atto illegale o immorale. Le componenti essenziali sono il coinvolgimento di almeno due persone, la segretezza e l'intento malizioso. Gli storici generalmente usano il termine cospirazione per indicare una cospirazione reale e provata o, quanto meno, seriamente plausibile e con alcuni solidi elementi a supporto.
Il termine "teoria del complotto" viene invece usato, in ambito sociologico, per indicare le cospirazioni solo presunte ma non dimostrate da alcunché.
Complottismo
Il termine complottisti può essere usato per indicare persone che credono nelle cospirazioni; gli psicologi fanno notare che una persona che crede ad una teoria del complotto può credere con la stessa facilità anche ad altre teorie del complotto e che ciò accade di norma. Per altro verso, l'idea di complotto colpisce l'immaginazione collettiva, rende apparentemente chiaro - fornendo una spiegazione - ciò che sembra a prima vista incomprensibile, suscita sentimenti contro un nemico comune; è stata quindi usata a più riprese dal potere in carica come strumento di costruzione del consenso.
Le cose sono complicate dal fatto che gruppi o individui potenti possono avere interesse nel cercare di screditare coloro i quali li accusano di crimini reali o immaginari. L'etichetta di "teoria del complotto" è stata utilizzata per squalificare, schernire e denigrare il dissenso politico o sociale, ad esempio quando una potente figura pubblica viene accusata di corruzione.
Nel giustificare la classificazione di una teoria come teoria del complotto, si tende logicamente a sollevare principalmente le seguenti obiezioni alla teoria:
Non è sostenuta da prove sufficienti.
È formulata in modo tale da essere non verificabile.
I difensori rispondono puntualizzando che:
Le persone potenti coinvolte nella cospirazione nascondono, distruggono od offuscano le prove.
Gli scettici non sono dotati di una sufficiente apertura mentale.
Gli scettici potrebbero essere politicamente motivati o avere interesse a mantenere lo status quo.
Altro giro di ruota
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Ognuna di queste epoche precedenti era retto da un diverso Sole - riferendosi con questo al fatto che era l’atmosfera della Terra a cambiare nel tempo - e dai loro nomi si poteva anche dedurre quale cataclisma avesse posto fine ad ognuna di queste: Acqua, Terremoto, Uragano e Fuoco. L'epoca o il Sole che stiamo vivendo viene indicato dai Maya con il glifo che indica il Movimento che potrebbe rappresentare la fine della nostra epoca a seguito di un forte spostamento dell'asse terrestre.
Dopo ci sarà il sesto Sole e le profezie parlano di un tempo in cui l’umanità diventerà simile agli Dèi.
Un ottimo articolo sulle memorie dei mondi antichi: Cicli temporali dimenticati
Racconti di Belzebù a suo nipote
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"gli esseri aspettano con impazienza l'azione della legge di "Soliunensius" perché grazie ad essa il bisogno di una evoluzione accelerata, nel senso di acquisire progressivamente la Ragione oggettiva, in loro aumenta da solo".
Cos'è un Soliunensius?
Forma, nome e numero
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Le lettere danno forma (significato), nome (sostanza) e numero (leggi) a tutte le cose create, su tutti i livelli.
Il principio di tutto è il pensiero abissale ed essendo pensiero non può che trovarsi all’interno, celato e non manifesto. Il pensiero che si muove e che giunge dove si trova il respiro, diventa parola interna e pur non essendo più celata come il precedente pensiero, rimane ancora segreta. Ma quando il pensiero ed il respiro si diramano, si genera la voce manifesta che è fatta di fuoco, acqua e aria.
E perchè non i russi...
Il web è ormai il recinto entro il quale poter starnazzare senza correre eccessivi pericoli, ove essere irruenti ed irriverenti, ove provare a dar senso a concetti come Libertà e Giustizia.
Mentre menti sopraffine e possibilmente elette cedono tutte le loro migliori energie e si spingono verso il collasso... chi si è prefisso di portare avanti progetti in realtà molto meno impegnativi (tutti spiegabili con una sola parola: denaro) avanza fino a prova contraria in modo indisturbato.
Per ultimo, in occasione del sisma del Giappone, una di queste tematiche discusse in rete e che evidentemente inizia a fare maggior presa (per fortuna non è passata quella dei Rettiliani!) inizia ad essere trattata con una certa insistenza anche su stampa, radio e tv. Come a dire, il grande pubblico è pronto e se abbiamo convinto anche i più ragionevoli, figuriamoci quali risultati si possono raggiungere su vasta scala. Vogliamo veramente continuare a credere che tutti, d'un tratto, si sono "risvegliati"?
In realtà, una parte della generazione umana corre spedita verso l'autodistruzione e, purtroppo, semplicemente per raggiungere bieche posizioni di predominio e di controllo.
Se questa insignificante e spregevole unione di anime deviate regna su questa terra è solo grazie alla nostra colpevole distrazione, e c'è seriamente il bisogno di credere che la Creazione, nel suo continuo divenire, ci possa presto aiutare a sbarazzarci di questi esseri spuri, evitandoci ormai futuribili maggiori sofferenze.
La conoscenza unificante
Internet! E' forse ciò che Orwell temeva?
Purtroppo la versione sottotitolata in italiano è scomparsa...
Il gioco volge al termine
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4 E Gesù, rispondendo, disse loro: Guardatevi che niun vi seduca. 5 Perciocchè molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo; e ne sedurranno molti. 6 Or voi udirete guerre, e romori di guerre; guardatevi, non vi turbate; perciocchè conviene che tutte queste cose avvengano; ma non sarà ancor la fine. 7 Perciocchè una gente si leverà contro all'altra; ed un regno contro all'altro; e vi saranno pestilenze, e fami, e tremoti in ogni luogo. 8 Ma tutte queste cose saranno sol principio di dolori. 9 Allora vi metteranno nelle mani altrui, per essere afflitti, e vi uccideranno; e sarete odiati da tutte le genti per lo mio nome. 10 Ed allora molti si scandalezzeranno, e si tradiranno, e odieranno l'un l'altro. 11 E molti falsi profeti sorgeranno, e ne sedurranno molti. 12 E perciocchè l'iniquità sarà moltiplicata, la carità di molti si raffredderà. 13 Ma chi sarà perseverato infino al fine sarà salvato. 14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, in testimonianza a tutte le genti; ed allora verrà la fine. 15 QUANDO adunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge pongavi mente); 16 allora coloro che saranno nella Giudea fuggansene sopra i monti. 17 Chi sarà sopra il tetto della casa non iscenda, per toglier cosa alcuna di casa sua. 18 E chi sarà nella campagna non torni addietro, per toglier la sua vesta. 19 Or guai alle gravide, ed a quelle che latteranno in que' dì! 20 E pregate che la vostra fuga non sia di verno, nè in giorno di sabato; 21 perciocchè allora vi sarà grande afflizione, qual non fu giammai, dal principio del mondo infino ad ora; ed anche giammai più non sarà. 22 E se que' giorni non fossero abbreviati, niuna carne scamperebbe; ma per gli eletti que' giorni saranno abbreviati. 23 ALLORA, se alcuno vi dice: Ecco, il Cristo è qui, o là, nol crediate. 24 Perciocchè falsi cristi, e falsi profeti sorgeranno, e faranno gran segni, e miracoli; talchè sedurrebbero, se fosse possibile, eziandio gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto. Se dunque vi dicono: Ecco, egli è nel deserto, non vi andate; 26 ecco, egli è nelle camerette segrete, nol crediate. 27 Perciocchè, siccome il lampo esce di Levante, ed apparisce fino in Ponente, tale ancora sarà la venuta del Figliuol dell'uomo. 28 Perciocchè dovunque sarà il carname, quivi si accoglieranno le aquile. 29 Ora, subito dopo l'afflizione di quei giorni, il sole scurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle caderanno dal cielo, e le potenze de' cieli saranno scrollate. 30 Ed allora apparirà il segno del Figliuol dell'uomo, nel cielo; allora ancora tutte le nazioni della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell'uomo venir sopra le nuvole del cielo, con potenza, e gran gloria. 31 Ed egli manderà i suoi angeli, con tromba, e gran grido; ed essi raccoglieranno i suoi eletti da' quattro venti, dall'un de' capi del cielo infino all'altro.
32 Ora imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami sono in succhio, e le frondi germogliano, voi sapete che la state è vicina; 33 così ancora voi, quando avrete vedute tutte queste cose, sappiate ch'egli è vicino, in su la porta. 34 Io vi dico in verità, che questa età non passerà, finchè tutte queste cose non sieno avvenute. 35 Il cielo e la terra trapasseranno, ma le mie parole non trapasseranno. 36 MA quant'è a quel giorno, e a quell'ora, niuno la sa, non pur gli angeli de' cieli; ma il mio Padre solo. 37 Ora, come erano i giorni di Noè, così ancora sarà la venuta del Figliuol dell'uomo. 38 Perciocchè, siccome gli uomini erano, a' dì che furono avanti il diluvio, mangiando e bevendo, prendendo e dando mogli, sino al giorno che Noè entrò nell'arca; 39 e non si avvidero di nulla, finchè venne il diluvio e li portò tutti via; così ancora sarà la venuta del Figliuol dell'uomo. 40 Allora due saranno nella campagna; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato. 41 Due donne macineranno nel mulino; l'una sarà presa, e l'altra lasciata. 42 Vegliate adunque, perciocchè voi non sapete a qual'ora il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate ciò, che se il padre di famiglia sapesse a qual vigilia della notte il ladro deve venire, egli veglierebbe, e non lascerebbe sconficcar la sua casa. 44 Perciò, voi ancora siate presti; perciocchè, nell'ora che non pensate, il Figliuol dell'uomo verrà. 45 QUALE è pur quel servitor leale, ed avveduto, il quale il suo signore abbia costituito sopra i suoi famigliari, per dar loro il nutrimento al suo tempo? 46 Beato quel servitore, il quale il suo signore, quando egli verrà, troverà facendo così. 47 Io vi dico in verità, ch'egli lo costituirà sopra tutti i suoi beni. 48 Ma, se quel servitore, essendo malvagio, dice nel cuor suo: Il mio signore mette indugio a venire; 49 e prende a battere i suoi conservi, ed a mangiare, ed a bere con gli ubbriachi; 50 il signor di quel servitore verrà, nel giorno ch'egli non l'aspetta, e nell'ora ch'egli non sa; 51 e lo riciderà, e metterà la sua parte con gl'ipocriti. Ivi sarà il pianto, e lo stridor de' denti.
Matteo 24 - Diodati
La cura
Che cos'è uno gnostico
Chi rende visibile ciò che è straniero
"Quanto più tu capisci, tanto più si allarga l'orizzonte di quello che tu non conosci"
Propongo la visione di una serie di corsi con Igor Sibaldi dal titolo "Esegesi".
Il link alla pagina di Anima.TV è relativo alla prima parte della prima lezione, ma vi sarà facile trovare il seguito.
Il Parto della Vergine - Giuliana Conforto
Lo studio di Giuliana Conforto spazia dalla fisica all'ermeneutica, abbiamo trovato molto interessante il suo contributo, sempre memore della parte più saliente del gioco cosmico dell'uomo: la vita.
In questa intervista, infatti, è stata prestata grande attenzione alla differenza fra pensiero e vita. Grazie a questa prospettiva diviene più chiara la relazione dell'uomo nella matrix e della sua funzione di specchio.
Guardarsi allo specchio è come sostiene Giuliana Conforto il periodo che stiamo attraversando, un periodo in cui la materia si trasforma e l'osservazione dell'uomo passa dalla conoscenza alla coscienza.
dal canale Socrate02
Il male secondo René Guénon
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L'autore si chiede: "Come dunque ha potuto Dio, se è perfetto, creare degli esseri imperfetti?", "Come ha potuto l'Unità produrre la Dualità?". Nella visione tradizionale che Guénon propugna, richiamandosi soprattutto al "Trattato della conoscenza dello Spirito", di Shankaracharya, la distinzione tra Bene e Male è prerogativa del manifesto. Il Male, dal punto di vista universale, non esiste. Anche gli errori o, meglio, verità relative, sono schegge della Verità totale. La stessa distinzione tra lo Spirito e la materia, tra valori e disvalori, ha senso solo sotto certi riguardi: lo Spirito, che è Trascendenza assoluta, è l'unica vera realtà.
Resta comunque l'onere di chiarire, pur all'interno di un sistema sostanzialmente monista, l'innegabile, sebbene transeunte, presenza del male: Guénon sostiene che il Demiurgo, concepito come creatore dell'universo materiale, non è una potenza esterna all'uomo: "Nel suo principio esso non è che la volontà dell'uomo, in quanto questa compie la distinzione fra il Bene ed il Male. Ma in seguito l'uomo, limitato come essere individuale da quella volontà che è la sua propria, la considera come qualcosa di esteriore a lui e così essa diviene distinta da lui, poiché essa si oppone agli sforzi che egli compie per uscire dal regno in cui si è rinchiuso da sé stesso, l'uomo la vede come una potenza ostile e la chiama Satan o l'Avversario. Osserviamo peraltro che questo Avversario, che abbiamo creato noi stessi e che creiamo in ogni momento - perché ciò non va considerato come avvenuto in un tempo determinato - questo Avversario, dicevamo, non è malvagio in sé stesso, ma è l'insieme soltanto di ciò che è contrario. Da un punto di vista più generale, il Demiurgo, divenuto una potenza distinta e visto come tale, è il Principe di questo mondo di cui si parla nel Vangelo di Giovanni... Il suo regno è visto come il Mondo inferiore."
Decisivo nello svolgimento delle argomentazioni è il richiamo al passo di "Genesi", inerente alla caduta dell'Adam Kadmon, l'Adamo primordiale la cui scissione fu causata da Nahash, l'egoismo o il desiderio di esistenza individuale, un impulso di separazione che spinge l'uomo ad assaggiare il frutto dell'Albero della Scienza del Bene e del Male.
Questo è il succo di un articolo onesto e limpido i cui cardini sono il male come proiezione umana e dualità. Il concetto di male quale oggettivazione lascia un po' perplessi: si ha l'impressione che tale "oggetto" mentale si sia solidificato. La volontà umana genera questa opposizione per identificarsi, per esistere tramite un principium individuationis.
Va osservato che la dualità è idea cruciale: in effetti la radice di "dualità" (di) si riconosce proprio nel termine “diavolo” (greco diabolon da diaballo, separo, divido): il male è dunque scissione, frattura.
Non mi pare molto persuasiva la resa di Nahash con “egoismo” che, invece, tradurrei con “conoscenza”, valore, però, evidenziato da Guénon con il cenno all’Albero della Scienza. I simboli del testo biblico – manca uno sguardo esegetico all’Albero della Vita - sono forse interpretati in modo un po’ parziale, ma la differenza tra Adam Kadmon e l’Adamo successivo coglie il decadimento da una condizione primigenia in cui l’uomo era in armonia con sé stesso e con il Tutto.
La vera origine della caduta resta un enigma che continua a sfidare anche gli intelletti più eccelsi.
Tratto dal blog Zret