"L'uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"
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Solionensius

Mangiamo il pianeta come se dopo di noi non dovesse esserci più nessun altro. Ci stupiamo dei maremoti, degli tsunami, delle alluvioni, degli uragani, della siccità e del caldo torrido, dei cambiamenti atmosferici in genere, e non ci rendiamo conto che siamo noi a produrre tutta questa reazione della natura: è la Terra che è viva e sta attuando le sue strategie per liberarsi di un virus. Sembriamo tutti rimbecilliti, incapaci di reagire, assorbiamo le notizie che si susseguono sui media come inerti ebeti. Ci tolgono la dignità, ci fanno sgobbare come bestie, ci rubano la vita e giù - "si, signore", "certo signore", perché hai paura di restare senza soldi. Il denaro sembra essere diventata l'unica necessità, di primaria importanza, come per l'animale il cibo. Ma l'uomo non è solo un animale, è qualcosa di raro, speciale. E non mi rompete le scatole non la stupidaggine che senza denaro non fai nulla. Di quale nulla stiamo parlando? Certo, che il denaro serve finché è questo il sistema nel quale ci dobbiamo muovere, ma può essere cambiato e sta già accadendo. Siamo degli schiavi incalliti, incapaci di sognare un "mondo" diverso da questo. Pensiamo sia l'unico modo di vivere e non solo non è così, ma è anche uno dei peggiori; è stato un passaggio per capire delle cose, ma deve essere superato. Guarda le persone che hanno perso il lavoro, hanno l'opportunità di dire adesso è ora di cambiare stile, di cambiare sistema di vita, di sognare qualcosa di nuovo, e cosa fanno? Vanno in piazza a chiedere ancora una volta occupazione, lavoro, sostegno, assistenza, ovvero ancora schiavitù.

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