"L'uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"
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Scie Chimiche, intervista a Tom Bosco

Le scie chimiche sono un argomento delicato da affrontare sia per la questione in sé, sia perché molti dei costrutti ad esse riferiti poggiano su basi quantomeno instabili.

Non mi soffermo a descrivere il fenomeno perché chiunque bazzichi in rete non può aver evitato di imbattersi in qualche sito o socialnetwork che lo affronti più o meno seriamente.
Al di là dell'opinione personale trovo però importante cercare di capire se via qualcosa di concreto nelle argomentazioni di coloro che denunciano il fenomeno come pericoloso per la nostra salute. A questo proposito segnalo il sito del gruppo Galileo dove potrete trovare un'interessante relazione del dottor Pattera, biologo, che ne ha analizzato il contenuto:
http://www.galileoparma.it/ricstudi.html.
Tom Bosco, direttore della rivista Nexus Italia, da anni segue con la massima attenzione questo fenomeno, ho pensato quindi di intervistarlo a questo proposito.


E' vero che le scie di condensazione si formano solamente a determinate condizioni, quali -40°, sopra gli 8000 metri e a certe condizioni di umidità? Se lo chiedessimo ad un pilota di linea onesto sarebbe d'accordo secondo te?
Anni fa, quando si cominciò a parlare dell’argomento, domandai espressamente e di persona a un amico pilota, comandante anziano in Alitalia, a partire da quale quota possono formarsi le scie di condensazione. Egli mi rispose “a partire dal livello di volo 240”, che tradotto significa a partire da 24.000 piedi, vale a dire all’incirca 8.000 metri di quota. Consultando la letteratura scientifica esistente, si evince che le condizioni indispensabili alla formazione di una scia di condensazione sono una temperatura di -40°C o inferiore, un’umidità relativa intorno al 70% e valori idonei di pressione, normalmente riscontrabili appunto a partire da circa 8.000 metri.
I “debunkers”, per confutare questi dati incontrovertibili, tirano in ballo un oscuro documento risalente agli anni ‘50 secondo il quale in determinate condizioni una scia di condensazione può prodursi anche a una temperatura intorno ai 0°C; anche ammesso che sia così, condizioni eccezionali non possono rendere conto quantitativamente del fenomeno delle cosiddette “scie chimiche”, così come viene denunciato da parecchi anni in numerose località del pianeta.

Una delle principali caratteristiche delle scie chimiche è il fatto che non si dileguano ma che perdurano nel cielo espandendosi e coprendolo con un velo lattiginoso. Puoi descriverci brevemente quali sono le teorie più accreditate sulla loro funzione?
Prima di occuparci delle teorie, atteniamoci ai fatti documentati e dimostrabili. In concomitanza delle vaste operazioni di aerosol cui è stato dato l’appellativo di “scie chimiche”, si verifica immancabilmente una modificazione del clima, il più delle volte con la dissoluzione delle nuvole formate dai fronti freddi e umidi in arrivo e conseguentemente l’inibizione delle relative precipitazioni.
Quindi si tratta sicuramente di tentativi di controllo e manipolazione del clima, perfettamente in linea con numerosi documenti emersi negli ultimi anni, in primis “Controllare il Clima entro il 2025” redatto dall’aeronautica militare statunitense.
D’altra parte, l’anomalo materiale che sembra essere presente in questi aerosol (solfato di alluminio, sali di bario, polvere di quarzo, microfibre di natura tecnologica, nonché a volte materiale biologico, etc.), soprattutto il finissimo particolato metallico, è particolarmente adatto a mutare ed aumentare la conducibilità elettrica dell’atmosfera, ottimizzando in tal modo l’efficienza di sistemi d’arma elettromagnetici come HAARP (truffaldinamente spacciato per esperimento scientifico destinato allo studio dei fenomeni della ionosfera, e che è stato più volte denunciato dal parlamento europeo nonché dalla Duma russa).
Le possibilità offerte da questa tecnologia sono tante e tali che rimando i lettori interessati alla vasta letteratura reperibile in rete, ma il suo valore strategico non può essere negato né ignorato. Entrando nel campo delle ipotesi, è chiaro che indurre la siccità in vaste aeree prescelte significa devastare l’agricoltura tradizionale di interi paesi, spalancando le porte al mercato degli OGM e a quei colossi industriali che da anni fanno veramente di tutto per imporre alle popolazioni questa tecnologia, con la scusa che è l’unica che può risolvere il problema alimentare del pianeta e sconfiggere la “fame nel mondo”, nonostante sinora le evidenze dimostrino l’esatto contrario.
Qualcuno arriva a postulare connessioni ancor più sinistre, tirando in ballo esperimenti di tipo biologico sulle popolazioni: per quanto possano sembrare paranoie esagerate o sgangherate “teorie del complotto”, devo dire che alcuni eventi assai ben documentati, verificatisi negli USA e in Canada, suggeriscono di non scartare a priori questa possibilità.
La storia insegna che cose del genere sono già avvenute, salvo scoprirlo con decenni di ritardo, come gli esperimenti nucleari statunitensi effettuati sulla popolazione ignara negli anni ’50 e ’60, per i quali negli anni ’90 l’allora presidente Clinton chiese scusa al paese in diretta televisiva nazionale.

Accantonato per un attimo la questione dell'inopportuno segreto mantenuto su questo discorso dai governi, in cosa consiste la loro pericolosità?
Anche in questo caso, suggerisco una ricerca in rete sugli effetti negativi per la salute umana di alcuni composti presumibilmente presenti in queste scie, in particolare il bario e l’alluminio. Recenti studi hanno collegato quest’ultimo a patologie degenerative come l’Alzheimer, che negli ultimi anni ha raggiunto proporzioni quasi epidemiche presso le popolazioni dei paesi occidentali.
Naturalmente può essere una coincidenza, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Comunque il pericolo maggiore è dovuto al fatto che non sappiamo effettivamente che cosa viene di volta in volta nebulizzato nell’atmosfera, né a quale scopo. Autorità e governi negano pervicacemente l’esistenza di queste operazioni, ma si guardano bene dal fornire una prova ai cittadini che invece le denunciano, ovvero un campionamento dell’atmosfera in quota volto a stabilire e dimostrare che quelle scie e quelle nuvole anomale altro non sono che semplice vapore acqueo.

Parliamo di mezzi e personale. Secondo te gli aerei coinvolti sono mezzi adibiti esclusivamente a questo scopo oppure sono coinvolti anche i mezzi civili?
Non escludo che in qualche modo siano coinvolti anche vettori civili, benché sia difficile stabilire in che misura e con quali modalità.

Con una simile flotta anche il personale di volo e non deve essere numericamente cospicuo. Com'è possibile che abbiamo mantenuto un così stretto riserbo su un argomento così scottante? In altri campi, altrettanto delicati, spesso degli "insider" si sono fatti avanti per raccontare le informazioni di cui sono venuti in possesso.
Questo è uno degli aspetti più controversi dell’intera questione. In realtà qualche presunto insider si è fatto avanti, ma il fatto che abbia voluto mantenere l’anonimato ne ha inficiato la credibilità. D’altra parte, considerato l’elevato livello raggiunto dalla tecnologia dei cosiddetti “droni” teleguidati, non è peregrino ipotizzare che una considerevole parte dei velivoli osservati in realtà siano privi di equipaggio. Resta il problema dell’enorme logistica implicata, ma alcuni aspetti su cui al momento preferisco non soffermarmi a causa della loro elevata stranezza potrebbero fornire in futuro una spiegazione adeguata.

Spesso sono stati immortalati oggetti non identificabili accanto alle scie. Supponiamo si tratti di Ufo. Senza voler specificarne l'origine, terrestre o meno, che rapporto credi ci possa essere tra i due fenomeni?
Per definizione, essendo non identificabili, sono esattamente UFO. Che vi sia una stretta connessione fra i due fenomeni è indiscutibile, ma i motivi di questa presenza anomala restano ignoti, pur se naturalmente si possono formulare delle ipotesi, come ad esempio quella di un possible monitoraggio da parte di qualcuno, chiunque sia. Nella maggior parte dei casi, ritengo si tratti di “sonde telemetriche”, quindi senza equipaggio di qualsivoglia natura. Come aspetto e modalità ricordano molto i "foo fighters", strani oggetti volanti osservati e fotografati durante la Seconda Guerra Mondiale mentre seguivano da vicino velivoli militari, tanto dell'Asse quanto Alleati.

Molto spesso quando si parla di scie chimiche si nomina anche il progetto HAARP. Che relazione ci potrebbe essere?
Penso di aver già risposto a questa domanda, ma aggiungo che a mio modo di vedere si tratta di due sistemi d’arma indipendenti fra loro ma straordinariamente adatti a lavorare in sinergia, proprio a causa delle rispettive caratteristiche. Se qualcuno obiettasse all’utilizzo del termine “sistema d’arma”, ricordo che nella prima bozza di un disegno di legge del 2001 contro la militarizzazione dello spazio esterno, presentato al Congresso USA dal deputato democratico Kucinich, compariva il termine “chemtrails” nella sezione “armi esotiche”.

Come spesso accade negli ambiti del potere "ombra" i potenti non si preoccupano nemmeno di nascondere il fenomeno, lo mettono sotto gli occhi di tutti quasi sfottendoci e dimostrandoci così di essere intoccabili. Un po' come fa la massoneria, quella vera non quella da quartiere, che espone in bella vista i propri simboli di potere in tutte le città del mondo. Non credi che prima o poi questo atteggiamento gli si rivolterà contro?
Non so che dire. Oggi vedo tranquillamente accadere, nel nostro paese e nel mondo, cose che solo qualche anno fa avrebbero mobilitato milioni di persone nelle piazze. Ricordo quando il pianeta si fermò per (mi si passi la volgarità) un pompino nella Sala Ovale della Casa Bianca, mentre nel 2001 e soprattutto nel 2003 nessuno ha mosso un dito di fronte all’invasione del tutto immotivata prima dell’Afghanistan e poi dell’Iraq da parte degli USA, col risultato a tutt'oggi di centinaia di migliaia di vittime civili.
Per carità di patria non mi dilungo su quel che è accaduto e continua ad accadere in Italia (ad esempio, io non ho dimenticato i gravissimi fatti di Genova del 2001). Non sarà mica che anche questa narcolessia imperante possa essere messa almeno parzialmente in relazione con l’argomento di cui ci stiamo occupando? Ad ogni modo, le autorità sanno benissimo che il miglior modo per nascondere qualcosa è metterlo sotto gli occhi di tutti… e in effetti, chi potrebbe razionalmente credere che i nostri governi stiano davvero facendo quello che fanno?
Si tratta di un meccanismo psicologico ben conosciuto dai “burattinai”: se qualcosa è troppo difficile o doloroso da accettare come verità, entra in gioco un sistema “protettivo” di negazione, rimozione e riduzione in termini che lo rendono accettabile per l’individuo.

Quale sarebbe lo strumento, l'azione o l'idea che potrebbe dimostrare una volta per tutte che le scie chimiche sono quello che si teme che siano?
Secondo me, la questione verrà definitivamente risolta una volta che sarà possibile realizzare un campionamento dell’atmosfera in quota, in concomitanza col verificarsi del fenomeno in oggetto. Naturalmente sarà necessario stabilire un protocollo tecnico adeguato, ma non vedo problemi insormontabili ad organizzare la cosa.

Solo un accenno a quelle "nuove nuvole", chiamate asperatus, che alcuni siti metereologici hanno cominciato a catalogare. Potresti spiegarci cosa ne sai in proposito? Ho rivolto questa stessa domanda alla "Royal Meterological Society" ma la risposta è rimasta abbastanza vaga.
Non ne so molto più di quanto è già stato scritto sull'argomento, se non che il fenomeno è meno recente di quanto si sia indotti a pensare e guarda caso coincide con la messa in funzione e i primi esperimenti del sistema HAARP. Se fosse un fenomeno naturale, sarebbe assai meno frequente di quanto invece non abbia dimostrato di essere nell'ultimo decennio. Quindi ritengo abbia una componente artificiale, da addebitarsi agli strani esperimenti elettromagnetici che vengono condotti nell'alta atmosfera. Sempre che non abbiano nel frattempo cessato di essere esperimenti per diventare operazioni vere e proprie, come lascerebbero intendere le recenti dichiarazioni del Generale Mini...

Per concludere. Ritieni che dietro all'evidente aumento di questo fenomeno non naturale vi sia un programma con dei tempi da rispettare? Come evolverà secondo te questo problema nei prossimi anni (ad esempio verso l'incombente e temuto 2012)?
Questo è un terreno estremamente insidioso: di fatto, nessuno può davvero sapere cosa accadrà in quella fatidica data. Ricordiamoci le aspettative e i timori che circondavano il capodanno del 2000 (Y2K, etc.), e quello che poi è realmente accaduto, e cioé nulla. Ciò detto, non mi sento assolutamente di escludere che questo ciclo di operazioni nei nostri cieli possa essere un lavoro di preparazione in vista di eventi previsti o ipotizzati in relazione all’anno 2012, di qualunque natura essi siano.
Voglio concludere questo articolo con una nota positiva.
L'effetto e l'assunzione delle sostanze contenute nelle scie, qualsiasi sia la loro funzione, può essere contrastato efficaciemente con l'assunzione di alghe brune. Grazie alla loro proprietà i metalli pesanti presenti nel nostro organismo possono essere lentamente smaltiti.

Tratto dal sito Ufomachine