"L'uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"
* * *

Solo esperienze aliene?

Dietro le abduction si celebrerebbe un inganno perpetrato da forze occulte terrestri. Un programma anti-UFO a largo raggio - di cui sarebbero rimasti vittime anche diversi leader mondiali - atto a fuorviare ed indottrinare negativamente le masse.

Dalla fine degli anni Settanta il fenomeno delle Abductions aliene è stato al centro di una crescente attenzione. Un flusso costante di libri, video, film e conferenze è servito a tenere l’argomento vivo nella nostra coscienza. In tutta l’America, numerose città hanno visto il sorgere di gruppi di supporto per i rapiti e un crescente numero di terapisti hanno iniziato ad assistere individui vittime di rapimenti alieni. Dopo un attento studio del fenomeno si è scoperto che c’è qualcosa di singolare in queste esperienze, e la verità è ancora più insolita dell’idea di extraterrestri che prelevano donne a bordo di UFO per creare, attraverso esperimenti genetici, ibridi umano-alieni. Le esperienze negative di abduction sarebbero, secondo Greer, frutto di attività terrestri di un gruppo ombra. Prima di esplorare l’aspetto più sconvolgente di tale fenomeno, occorre dire, tranne per i credenti ad ogni costo, che non è tutto oro quello che riluce. Innanzitutto, dobbiamo comprendere che stiamo trattando di una molteplicità di fenomeni, non un singolo fenomeno. E non si creda che, seppur raramente, diretti contatti umano-alieno non siano mai avvenuti. Per farsene un’idea, necessitano conoscenza in campi diversi: la psiche umana, lo spirito ed il massimo potenziale dell’essere umano; la tematica UFO in generale, le tecnologie terrestri ultra-classificate e più insolite - impiegate soprattutto nei progetti classificati frutto di studi di retroingegneria su velivoli extraterrestri recuperati e nei programmi per il controllo della mente e la guerra psicologica - nonché la cosmologia espansa che prenda in considerazione le capacità e le esperienze terrestri ed extraterrestri, siano esse fisiche, mentali o spirituali.

Nel valutare i dati e i rapporti dei presunti contatti umano-ET stimerei che meno del 10% di tali casi sono quello che sembrano. Il restante 90% è una combinazione di quanto segue: l’erronea identificazione di altre esperienze inusitate, che la cultura popolare dominante ha etichettato come abductions aliene. Esse includono le cosiddette esperienze paranormali (erroneamente etichettate come tali) correlate a sogni lucidi, esperienze fuori dal corpo, esperienze di pre-morte, incontri in corpo astrale con altre entità non umane (ma non extraterrestri) e fenomeni simili correlati. Il desiderio di un punto di vista cosmologico espanso delle potenziali conoscenze umane dovrebbe essere ovvio: troppo facile etichettare un’esperienza non conoscendo le alternative. A questo proposito, alcuni ricercatori classificano molte di queste esperienze non convenzionali come altrettante abductions, e definiscono addotti quanti le vivono.

Rapimenti simulati

Si potrebbe evitare di diagnosticare malamente un gran numero di casi se si fosse a conoscenza di tutte le possibilità. La casistica comprende stati confusionali, alterazioni della personalità, sindrome da falsi ricordi, disturbi mentali e, in alcuni sedicenti addotti, sono state riscontrate tracce di sostanze allucinogene. L’elemento fondamentale appare quindi la percentuale (più del 90%) dei casi di contatto erroneamente identificati, riconducibili a progetti classificati di origine terrestre. Seppure sconcertante, per questa teoria la sindrome delle abductions sarebbe in gran parte una “creazione” di gruppi ombra inseriti nell’ambito di progetti classificati tesi alla disinformazione e al discredito del fenomeno UFO-ET. Non tutti converranno con quanto segue, ma è importante che la verità esca fuori, per lottare contro la diffusione di false informazioni. Per ottenere questo è necessario guardare storicamente agli eventi.

L’acquisizione di hardware extraterrestre high-tech derivata dall’UFO crash avvenuto nel 1947 a Roswell, New Mexico (USA), ha dato vita allo sviluppo di progetti avanzati top secret ottenuti grazie a retro-ingegneria. Lo studio dei velivoli alieni, che si interfacciano direttamente con la mente e il pensiero, ha portato all’elaborazione di sofisticate tecnologie - nella forma di velivoli alieni riprodotti, capacità di comunicazione non lineare ed entità biologiche clonate - che il governo ombra ha impiegato in maniera pessima. In maniera, a dir poco, criminale che si tradurrebbe in test di valutazione ed affidabilità di tali sistemi attraverso false esperienze di rapimento alieno che avrebbero tra l’altro il fine di disinformare l’opinione pubblica sulla reale natura del fenomeno UFO-ET. Per quelli che credono che testare tali tecnologie “non letali” sulla popolazione civile nell’ambito di operazioni classificate sia impensabile, vanno ricordati i test top secret con sostanze radioattive eseguiti su ignari civili durante la guerra fredda. Nell’area delle presunte abductions, la simulazione di incontri alieni falsi, ma credibili, ha i seguenti scopi: che reali eventi UFO si perdano nella montagna di casi simulati o ritenuti falsi e che la comunità di ricerca ufologica venga screditata. Del resto più gli scenari sono illogici, più la comunità scientifica e i media vedranno il tutto come una totale assurdità.

“Satana sotto le spoglie di ET”

Preferiremmo non credervi, perché sembra troppo orribile, ma più vivremo negandolo e più saremo condizionati nelle nostre menti ed emozioni. Il contesto delle abductions simulate è decisamente negativo, xenofobo e induce paura e rabbia. A che scopo? Può essere che gli “addotti” e i milioni di persone che vengono a conoscenza delle loro terribili esperienze attraverso libri, video, special TV e film, vengano inconsciamente preparati ad odiare o demonizzare la presenza aliena, tanto da considerare accettabili gli sforzi necessari per intraprendere una guerra interplanetaria? La demonizzazione degli alieni sarebbe finalizzata all’indottrinamento negativo di massa? E chi trarrebbe beneficio da questo scenario da Guerre Stellari? Probabilmente il complesso militare ed industriale americano. Ho appreso, attraverso le dichiarazioni di un certo numero di persone connesse ai programmi di abductions, che parte del progetto, paradossalmente, avrebbe lo scopo a sfondo religioso di resuscitare Satana sotto forma di ET, e ingaggiare una futura guerra santa contro gli alieni, magari facendola coincidere con la fine del mondo.

So che apparirà incredibile, ma questa è una delle più oscure ed inquietanti trame dell’intera problematica UFO. Tanta gente è ingannabile, soggetta alle manipolazioni delle proprie paure, inclusa quella del subire un’invasione dallo spazio. Quanto di tutto ciò è reale? La risposta, in base alle investigazioni da noi condotte, è sintetizzata alla perfezione in una frase di un ufficiale dell’intelligence americano: «Ci sono tecnologie che, sfruttando una qualsiasi antenna in città, possono totalmente imporre un’esperienza in una persona. Volendo, si può manipolare un “individuo bersaglio”, o un gruppo di persone, sino a fargli credere di avere avuto una conversazione con il proprio dio personale, non solo, i soggetti supereranno persino la prova della macchina della verità, perché per loro sarà tutto reale». Abbiamo individuato persone che ricordano di essere state in unità speciali paramilitari e di essere divenute a loro volta “rapitrici”. Ciò vuol dire che tali individui sono stati usati per rapire civili, in una truffa elaborata tecnologicamente.

Leader mondiali manipolati

Per decenni, l’inserimento di impianti negli uomini e negli animali, non solo allo scopo di rintracciarli e riconoscerli, ma per indurre specifiche esperienze, è stato usato per rapire, intimidire e ingannare leader mondiali, cui è stato imposto il silenzio su tali programmi segreti. Specificamente, nel passato, il rapimento di un leader mondiale venne orchestrato da forze occulte nel tentativo di mettere la parola fine alla pianificazione del rilascio di informazioni voluta da questo stesso uomo politico, dal Presidente degli USA, dal capo del Cremlino, ed altri. Uno dei testimoni di prima mano, amico di tale leader mondiale e lui stesso capo di Stato, mi ha rivelato che entrambi furono addotti. Si era alla fine della guerra fredda e fu un orribile, riuscito tentativo di terrorizzare questi due governanti, impedendo loro di diffondere informazioni sugli UFO all’opinione pubblica. Nessuno dei due si rese conto di essere stato vittima di un rapimento condotto da forze umane sotto copertura. Credettero di essere stati presi da esseri alieni!

E il messaggio dato a questo leader mondiale dai falsi alieni suonava così: «Abbandona i tuoi piani di rivelare la nostra presenza al mondo, perché noi possiamo, e lo faremo, rapire ogni leader mondiale coinvolto». Mi dissero che questo evento ebbe l’effetto di un’atomica alla Casa Bianca, e tutti i piani per rivelare la verità vennero accantonati. Come si può constatare, la natura di questi gruppi ombra e dei loro progetti classificati è così anomala e sociopatica da rappresentare la loro migliore copertura. Chi ci crederebbe mai? Manipolando le immagini e le idee della popolazione su questo soggetto, siamo portati al rigetto dell’intero fenomeno, o alla rabbia e all’odio verso i visitatori.

Io credo che l’intero database su questo problema debba essere preso e ricostruito interamente, usando una cosmologia più larga, che includa non solo le interazioni umano-ET ma anche altre esperienze e, cosa più importante, le attuali capacità umane di gruppi ombra top secret e i loro programmi di disinformazione. Non è tutto oro quello che riluce, e capire questo potrebbe determinare se saremo manipolati in un futuro conflitto interplanetario o se invece saremo liberi di scegliere un più razionale avvenire di pace. Per il bene della Terra e delle generazioni future, io spero che saremo abbastanza saggi da scegliere la pace.

di Steven Greer

fonte: Tabloid

La cospirazione di Cristo - 2^ parte

La ricerca di Gesù Cristo:
Nell’esplorare le origini del Cristianesimo, la nostra attenzione viene naturalmente volta al suo supposto fondatore ed oggetto di adorazione, Gesù Cristo, la cui storia è narrata nel Nuovo Testamento. Tanto interesse e fascino è circolato attorno questo operatore di meraviglie lungo i secoli che sono stati scritti numerosi e considerevoli tomi per completare la storia del Nuovo Testamento scavando nei pochi indizi riguardanti la natura di Gesù e dal retroterra storico per produrre uno schizzo biografico che o rafforzi la fede o riveli un lato più umano di questo uomo di Dio a cui tutto può far riferimento. Ovviamente, considerando il tempo e l’energia spesa su di essi, i soggetti del Cristianesimo e del suo leggendario fondatore sono molto importanti per la mente e la cultura Occidentale, e, sempre più anche per quello Orientale. Ciò nonostante, poco è scaturito da tutti questi sforzi, poiché il Gesù “reale” rimane un fantasma, che muta per accordarsi alle necessità dell’era e dell’osservatore.
Di fatto, è stato detto che Gesù è ogni cosa per tutte le persone. Questa affermazione è certamente vera, poiché fin dai primi tempi la sua natura ed il suo personaggio sono stai interpretati e re-interpretati per adattarli al contesto culturale dei suoi proponenti e rappresentanti, Come dice Burton Mack in The Lost Gospel of Q:

Nel corso della storia Cristiana, per prender un esempio di una serie di cambiamenti sociali e culturali, il Cristo è stato ri-raffigurato nuovamente molte volte. Nel periodo prima di Costantino, quando i vescovi prendevano il loro posto come capi delle chiese, il Cristo era comunemente raffigurato come un buon pastore che avrebbe guidato il gregge alla sua dimora celeste. Dopo Costantino, il Cristo era raffigurato come il vincitore sulla morte ed il sovrano del mondo. Durante il periodo medioevale, quando la Chiesa era il veicolo primario della tradizione sia sociale che culturale, la storia dell’ascesa di Cristo dalla croce (o dalla tomba) al seggio della sovranità, del giudizio, e della salvezza in cielo focalizzava l’immaginazione Cristiana in un Cristo in un mondo veramente omnicomprensivo a tre piani. Un poco più tardi vediamo comparire il Cristo Gotico, e quindi il Cristo del crocefisso, l’uomo della Galilea, il Cristo cosmico, il Cristo femminile, e così via. In ciascun caso, furono necessari i re-arrangiamenti per adeguare il mondo mitico ai nuovi vincoli sociali e ai sistemi di conoscenza culturale.

Infatti, Gesù iniziò il suo regno onnipotente quando figli di Dio e re sacri erano in voga. Dopo lo schioccante e sanguinoso subbuglio del Medio Evo, comunque, nelle menti dei disperati egli divenne un insegnante di moralità compassionevole ma umano, poiché era ovvio che egli non avrebbe potuto essere in modo soprannaturale a custodia della chiesa che, nel suo nome, stava torturando e massacrando a milioni. Durante gli sconvolgimenti del 20° secolo, Gesù fu considerato un eroico rivoluzionario che lottava contro l’oppressione, come anche un comunista. Quando vari guru e jogi indiani divennero famosi con i loro trucchi magici, era di moda collocare Gesù in India e/o in Tibet. In quel periodo ci fu anche l’esplosione psichedelica, tanto che Gesù divenne presto un fungo magico. All’interno del movimento “New Age” che iniziò con il rinascere dello spiritualismo lo scorso secolo, egli è diventato “Il Cristo Cosmico” e “la Consapevolezza di Cristo". Ultimamente egli è diventato anche un negro, un bianco super macio, un gay, una donna, un eretico, un “contadino Mediterraneo”, un macellaio ortodosso il cui nome non era Gesù, un “saggio Cinico”, un Arabo, come pure il marito di Maria Maddalena e padre di molti figli, da cui è discesa almeno una famiglia reale Europea. Ora, col popolare soggetto degli UFO ed extraterrestri, Gesù è un alieno con poteri straordinari perché egli è di razza superiore, con numero indefinibile di gruppi “alieni“ che rivendicano la discendenza da lui. Come comandante di una enorme nave spaziale, questo Gesù alieno attende nelle ali per rapire dalla terra i veri credenti al momento giusto durante i cambiamenti della terra in arrivo. In un certo senso, Gesù è un alieno, in quanto la gente è tanto alienata dalla storia effettiva del pianeta che non può capire la sua vera natura.
Wells aggiunge alla lista delle “biografie” di Gesù:

Nella passata generazione, il Gesù “reale” è stato variamente un mago (Smith), un rabbi Galileo (Chilton), un giudeo marginale (Meyer), un bastardo (Schaberg), una cifra (Thiering), un dissidente di Qumran (Allegro, e al.), uno Giudeo gnosticizzante (Koester), un Giudeo dissidente (Vermes), un uomo felicemente sposato e padre di figli (Spong), un bandito (Horsely), un entusiastico (probabilmente Zelota?) oppositore del culto del Tempio (Sanders). Forse più rimarchevole di tutti è il Gesù “reale” del Westar Project/Jesus Seminar la cui esistenza è stata fissata su un numero appena superiore a trenta detti “autentici”, derivati da una applicazione eclettica dell’assioma biblico-critico e confermato dal voto dei membri del seminario.

Nonostante tutta questa letteratura venga continuamente raffazzonata, è ovvio che non abbiamo a che fare con la biografia ma con la speculazione, e nel pubblico in genere rimane una seria e sfortunata carenza di educazione riguardante la religione e la mitologia, specialmente quella di Cristo. Certamente, alla maggioranza della gente nella maggior parte delle scuole e delle chiese viene insegnato che Gesù Cristo era una figura storica reale e che l’unica controversia riguardo a lui è che alcuni lo accettano come Figlio di Dio ed il Messia, mentre altri no. Comunque, mentre questo è il dibattito rovente più evidente oggi, non è il più importante. Per quanto possa sembrare schioccante alla massa generale, la controversia più lunga e profonda su questo argomento è se sia mai esistita realmente una persona chiamata Gesù Cristo o meno.

Storia e Posizioni del Dibattito
Il dibattito se Gesù Cristo sia o meno un personaggio storico potrebbe non essere apparente dalla pubblicazioni trovate pronte nelle librerie popolari; comunque, iniziando più di duecento anni fa, un gruppo significativo di studiosi cominciarono a sorgere per sfidare credenze sostenute da lungo tempo. In tempi più recenti, questa controversia esplose quando GA Wells pubblicò Did Jesus Exist? e The Historical Evidence for Jesus, tra gli altri, che cercavano di provare che Gesù non è un personaggio storico. Un tentativo di confutare Wells fu fatto in Jesus: The Evidence, un volume intero (sottile) scritto per stabilire che Gesù è esistito veramente. Si dovrebbe notare che non sarebbe stato necessario alcun libro del genere se l’esistenza di Gesù Cristo come figura storica fosse stato un fatto provato accettato da tutti. In aggiunta, non è raro in una discussione su Gesù sentire qualcosa del tenore, “Non mi fraintendete – io credo che egli è esistito”, un strana dichiarazione, poiché, secondo la fede popolare, “Tutti sanno che egli è esistito”. Se l’ultima affermazione fosse vera, questo tipo di commento dubbioso “non fraintendetemi” non sarebbe necessario. Nessuno discutendo Abramo Lincloln, per esempio, ha bisogno di chiarire la propria posizione esprimendo la convinzione che Lincoln sia esistito.
Certamente, è un tale dubbio, che è esistito dall’inizio dell’era Cristiana, che ha portato molti ricercatori della verità lungo i secoli a ricercare a fondo su questo importante soggetto da una prospettiva indipendente e a produrre un volume impressionante di letteratura che, anche se nascosta, soppressa o ignorata, comunque ha dimostrato logicamente ed intelligentemente che Gesù Cristo è una figura mitologica sulle stesse linee degli dei dell’Egitto, Inghilterra, Grecia, India, Fenicia, Roma, della terra dei Sumeri e altrove, entità attualmente riconosciute come miti invece che come figure storiche, dalla corrente principale degli esperti e pure dalle masse. Scavando profondamente in questa grande mole di lavoro, si trova la prova che il carattere di Gesù di fatto è basato su questi miti ed eroi molto più antichi. Si scopre che la storia del vangelo non è, quindi, una rappresentazione storica di un falegname ribelle giudeo che ebbe incarnazione fisica nel Levante 2.000 anni fa. In altre parole, è stato dimostrato continuamente e per secoli che la storia di Gesù Cristo fu inventata e non raffigurava una persona reale che era o un “figlio di Dio” superumano o un uomo che fu “evemeristicamente” composto da seguaci entusiastici fino a diventare una fiaba superumana.
Nell’ambito di questo dibattito riguardante la natura ed la personalità di Gesù Cristo, quindi, ci sono state tre scuole principali di pensiero: i credenti e gli evemeristi, ambedue delle quali sono storicizzanti, e i miticisti.

I credenti
I credenti prendono la bibbia Giudeo-Cristiana come “la Parola di Dio” letterale, accettando “per fede” che ogni cosa contenuta al suo interno sia un fatto storico scritto infallibilmente da scribi “ispirati da Dio”. Come vedremo, questa posizione è assolutamente insostenibile, e richiede devozione cieca e non scientifica, poiché, anche se non teniamo conto degli innumerevoli errori commessi lungo i secoli dagli scribi che hanno copiato i testi, la cosiddetta infallibile “Parola di Dio” è intrecciata da inconsistenze, contraddizioni, errori e racconti esagerati che allunga la credulità fino al punto di non-esistenza. Per accettare l’affermata reltà del racconto Cristiano, cioè, che un Dio maschio scese dai cieli come proprio figlio attraverso l’utero di una vergine Giudea, fece miracoli stupefacenti, fu ucciso, risuscitò e salì al cielo, noi non dobbiamo solo sospendere il pensiero critico e l’integrità, ma dobbiamo anche essere preparati a tollerare una immagine ripulsiva e generalmente falsa del mondo antico e dei popoli. In particolare, noi dobbiamo accettare di credere con fervore che “il mite Gesù” – che era, si afferma, Dio onnipotente - fu flagellato senza pietà, torturato, ed ucciso dai Romani e dai Giudei, gli ultimi dei quali possiedono l’ignominia ed il marchio di essere considerati per l’eternità come “vipere”, “serpenti”, “figli di Satana” e “uccisori di Cristo” colpevoli di deicidio che urlarono esultanti “crocifiggilo!” e “fa che il suo sangue sia su di noi e sui nostri figli!”
In aggiunta a questa nozione odiosa, ci si aspetta che crediamo che solo Dio onnipotente e perfetto potesse sistemare il mondo, che anzitutto egli aveva creato male, con l’atto di riparazione col sangue, specificatamente col suo proprio sangue; ma, noi sappiamo che tale riparazione col sangue è radicata nell’antico uso di sacrificare umani e animali, servendo fondamentalmente come un rituale di capro espiatorio barbarico. Veramente, il sacrificio di Dio sembra molto peggio di quello sia di animali che umani, comunque questo deicidio viene ritenuto essere uno dei concetti “religiosi” più alti. Di fatto, è il “piano di Dio!”. Come dice Kersey Graves in The World’s 16 Crucified Saviors:

E in seguito, quando ridono alla superstizione giudaica di un capro espiatorio, che tengano bene in mente che le persone più sensibili e intelligenti possono ridere a loro volta alla loro dottrina di un Dio espiatorio….. Il sangue di Dio deve fare ammenda per i peccati di tutta la famiglia umana, come montoni, capre, vitelli ed altri animali espiarono per i peccati di famiglie e nazioni sotto sistemi più antichi…. Qualcuno deve pagare la penalità di sangue, qualcuno deve essere macellato per ogni piccola debolezza o peccatuccio o sbaglio grossolano morale in cui l’uomo che sbaglia possa capitare di inciampare durante il pellegrinaggio della vita, mentre viaggia attraverso il deserto del tempo, anche se un Dio deve essere trascinato dal suo trono in cielo, e assassinato per compierlo….. L’anima di chi – in possesso della più piccola sensibilità morale - internamente ed istintivamente non si rivolta contro una simile dottrina? … Noi sosteniamo che tale dottrina sia un pretenzioso insulto al Padre che ama tutti – che, ci viene detto, è “a lungo sofferente in compassione”, e “abbondante nel perdono” – per addebitare a Lui il sanzionamento di una tale dottrina, tanto meno di averla originata.

Nell’abbracciare il Cristianesimo come realtà, ci si chiede anche di sostenere che, per far passare “il suo” importante messaggio “Dio” venne sulla terra in una area remota del modo antico e parlò il sempre più oscuro linguaggio dell’aramaico, invece che il Greco o il latino parlati più universalmente. Dobbiamo anche essere pronti a credere che ora c’è un uomo invisibile di una particolare gruppo etnico che fluttua presentemente ovunque in cielo. In aggiunta, ci si chiede di ridicolizzare e scartare come fantasie le leggende ed i racconti quasi identici di molte altre culture, ricevendo con allegramente la favola Cristiana come fatto. Questo atteggiamento dogmatico in effetti rappresenta bigotteria e pregiudizio culturale. Tutto considerato, credendo ciecamente veniamo posti di fronte a quello che può risultare essere solo un piano ripugnante e grottesco da parte di “Dio”.

Gli Evemeristi
E’ a causa di tali credenze e richieste pregiudizievoli che molti hanno respinto le pretese Cristiane in quanto incredibili e senza interesse. Ciò nonostante, numerosi di questi dissidenti hanno sostenuto che dietro le favolose storie di fate trovate nei vangeli ci fu un Gesù Cristo storico da qualche parte, una opinione solitamente basata sul fatto che viene comunemente sostenuto, non perché i suoi proponenti hanno studiato la materia o visto chiara evidenza per sostenerlo. Questo “meme” o programmazione mentale di un Gesù storico è stato martellato nelle teste di miliardi di persone per circa 2.000 anni, tanto che viene presunto a priori da molti, inclusi “studiosi” che hanno avanzato una gamma di ipotesi speculative appese su fili molto tenui relativi alla “vita di Gesù“. Coloro che fanno queste ipotesi spesso sostengono che un maestro giudeo storico chiamato Gesù fu deificato o “evemerizzato” da zelanti seguaci, che aggiunsero alla sua “storia” mondana una pletora di qualità soprannaturali e aspetti trovati ampiamente in più antichi miti e religioni dei misteri.
Questa scuola di pensiero, chiamata “Evemerismo” o “Euemerismo”, viene chiamato da Evemera, o Euemero, un filosofo greco del 4° secolo AC che sviluppò l’idea che, gli dei dell’antichità, invece di essere creature mitiche, come veniva accettato dagli intellettuali in auge, erano di fatto personaggi storici, re, imperatori ed eroi le cui gesta furono deificate successivamente. Di queste varie “biografie” evemeriste, le più popolari sono che Gesù fu un insegnante compassionevole che irritò i Romani con la sua bontà, o un ribelle politico che diede fastidio ai Romani col suo incitamento alla discordia, per cui fu messo a morte. Wells commenta a proposito della teoria del giorno:

Poiché l’attivismo politico oggi e alla moda, si ha una vasta percezione che un Gesù rivoluzionario è più “rilevante” del Gesù dei teologi liberali del diciannovesimo secolo che “andò in giro facendo del bene” (Atti, 10:38). Ambedue questi Gesù riflettono semplicemente quello che in ciascun caso i commentatori valutano di maggior valore piuttosto che il peso dei testi. Se Gesù fosse stato politicamente fastidioso, i suoi sostenitori sarebbero stati arrestati con lui. Ma non c’è cenno di questo in nessuno dei vangeli.

Egli afferma ancora:

Ci sono …. Tre ovvie difficoltà contro la supposizione che un Gesù storico di fatto sia stato messo a morte in quanto ribelle:

1) Tutti i documenti Cristiani prima dei vangeli lo ritraggono in un modo difficilmente compatibile con l’idea che egli fosse un agitatore politico …
2) Se le sue attività fossero state primariamente politiche, e gli evangelisti non fossero stati interessati alle sue politiche – o ritenessero non opportuno menzionarle -, allora quale era il motivo del loro forte interesse in lui? Come giunsero a supporre che un ribelle, le cui idee rivoluzionarie essi cercarono di sopprimere nei loro vangeli, fosse il salvatore universale?
3) Se un episodio quale la pulizia del tempio non fosse stato un atto religioso (come sostengono i vangeli) ma un tentativo armato di prendere l’edificio e di scatenare una ribellione generale, perché Giuseppe non dice nulla di questo? Come ha osservato Trocmè … un attacco militare al tempio non sarebbe stato ignorato da questo scrittore che era tanto interessato a mostrare i pericoli di una rivolta e dalla violenza. Il silenzio di Giuseppe è corroborato dalla positiva affermazione di Tacito che non ci fu sommossa in Palestina sotto Tiberio (AD 14-37), mentre i regni precedenti e seguenti furono caratterizzati da ribellione e agitazione in quel luogo…

Di queste varie “vite di Gesù”, Wells dice anche:

Ora è uso scartare con disprezzo molte vite di Gesù del diciannovesimo secolo in base al fatto che i loro autori semplicemente trovarono in lui tutte le qualità che essi stessi consideravano stimabili. Ma oggi la vasta circolazione di libri che lo ritraggono come un ribelle sembra ancora un’altra illustrazione dello stesso fenomeno.

Lo studioso evemerista Shaye Cohen, professore di Studi Giudaici e Religiosi alla Brown University, ammette la situazione disperata di cercare di trovare questo riformatore/ribelle “storico” sotto gli strati aggiunti dei miracoli:

Gli studiosi moderni hanno ripetutamente re-inventato Gesù o ripetutamente riscoperto in Gesù quello che essi vogliono trovare, siano essi razionalisti, Cristiani liberali del 19° secolo, siano operatori di miracoli apocalittici nel 20° (secolo), siano rivoluzionari, sia qualsiasi cosa che essi vogliano trovare. Anche al giorno d’oggi gli studiosi stanno facendo questo. La gente sta ancora cercando di immaginare i detti autentici di Gesù…, tutti i nostri studiosi liberali Protestanti della classe media … voteranno e decideranno quello che Gesù avrebbe dovuto dire, o avrebbe potuto dire. E senza dubbio i loro voti riflettono i loro valori Cristiani profondamente radicati, molto sinceri, molto autentici, che io non contesto per un momento. Ma il loro prodotto, naturalmente, è messo in crisi dal problema che noi siamo incapaci di avere dei criteri sicuri in base ai quali distinguere il reale dal mitico o che cosa vogliamo che sia in un determinato modo da ciò che di fatto fu così ….

Queste varie teorie alla fine costituiscono un girare la ruota in un futile sforzo di recuperare storicità, una storicità qualsiasi, nel racconto del vangelo. A causa della mancanza della personalità nei vangeli e l’irrazionalità del racconto, gli storicizzatori devono pervadere il personaggio con le loro personalità ed interpretazioni della realtà, come: “Quando Gesù disse, “beati i poveri”, egli certamente non intendeva che la povertà è una benedizione ma che coloro che hanno vissuto in povertà sono buoni, perché essi non ricorrono a ruberie”. E per tirar fuori il Gesù “reale” dopo che gran parte della sua “vita” è rimossa, gli studiosi devono ricorrere a ragionamenti del tipo più distorto:

Mentre i miracoli di Gesù potrebbero essere creati facilmente e moltiplicati dalla credulità dei Suoi seguaci, [i seguaci] non avrebbero mai potuto elaborare dottrine etiche, speculative, o soteriologiche, che, quantunque in alcun caso originali, presentano nuove combinazioni di concetti religiosi e di principi etici già affermati.

Così abbiamo un’ammissione che Gesù non portò nulla di nuovo, ma un’insistenza comunque che Gesù meritò valore perché egli combinò in modo nuovo concetti non originali. In realtà, anche questo tipo di eccletticismo non era nuovo ma alquanto comune molto tempo prima che venisse fuori la personalità di Cristo. In The Hstorical Jesus and the Mythical Christ, a proposito degli sforzi di questi studiosi Gerald Massey dice:
E’ pietoso rintracciare i poveri fedeli spigolatori che scelsero ogni frammento caduto o trovatello e randagio disperso dei miti, e osservare come essi fecero tesoro di ogni tratto e sfumatura del Cristo ideale per costruire il ritrato personale di colui che loro supponevano reale.

In Ancient History of the God Jesus, Edouard Dujardin sull’Evemerismo osserva:

Questa dottrina oggi è discreditata eccetto nel caso di Gesù: Nessuno studioso crede che Osiride o Giove o Dioniso sia stato una persona storica promossa al rango di dio, ma viene fatta eccezione solo in favore di Gesù … E’ impossibile basare il lavoro colossale del Cristianesimo su Gesù, se era un uomo.

Veramente, gli studiosi evemeristi ammetteranno che questo Gesù umanizzato spogliato di tutti i miracoli non avrebbe “fatto un blip sullo schermo radar di Pilato”, essendo insignificante come uno degli innumerevoli sobillatori che percorrevano la Palestina in questo periodo. Se togliessimo tutti gli eventi miracolosi che circondano la storia di Gesù per rivelare un umano, certamente noi non troveremmo nessuno che avesse potuto aver raccolto grandi folle attorno a lui a causa della sua predicazione. Ed il fatto è che questo predicatore catalizzatore di folle trova il proprio posto nella “storia” solo nel Nuovo Testamento, completamente ignorato dalle dozzine di storici del suo periodo, un’era considerata una delle meglio documentate nella storia. Un tale personaggio invisibile, quindi, non avrebbe mai potuto diventare un dio adorato da milioni.
Difatti, la risposta Cristiana standard agli evemeristi è stata che nessun Gesù così, spogliato dei suoi miracoli ed altri attributi soprannaturali, avrebbe potuto mai “essere stato adorato come un dio o anche essere stato salutato come il Messia di Israele”. Questa risposta è assolutamente accurata: Nessun semplice uomo avrebbe potuto creare una tale baraonda e fanatismo infernale, il prodotto di cui è stato l’incessante spargimento di sangue e la schiavizzazione dello spirito. L’"inspirazione” impazzita che ha tenuto a galla la Chiesa conferma semplicemente le origini mitologiche di questo racconto. In aggiunta, come nota Higgins, la teoria dell’Evemerismo è servita alla Chiesa Cattolica:

… che gli dei degli antichi non fossero nient’altro che gli eroi o benefattori dell’umanità, vissuti in periodi molto illetterati e remoti, ai quali una discendenza grata attribuì onori divini… a prima vista sembra probabile; e poiché è servito allo scopo dei sacerdoti Cristiani, per renderli capaci di distruggere la religione degli antichi, e, nell’esporre le sue assurdità, per mettela in contrasto svantaggiosamente con il loro, [l’Evemerismo] è stato, e continua ad essere, inculcato in modo seducente, in ogni seminario pubblico e privato…. Quantunque l’adorazione degli Eroi a prima vista sembra plausibile, occorre molta poca profondità di pensiero o istruzione per scoprire che non ha molto fondamento nella verità…

In Pagan Christ, JM Robertson sull’Efemerismo afferma:

Non è l’attribuzione di prodigi a qualche uomo notevole che ci porta a dubitare della sua realtà. Ogni caso deve essere considerato nei suoi meriti quando applichiamo i controlli della evidenza storica: Noi dobbiamo distinguere tra quello che l’immaginazione ha aggiunto ad una biografia scarna, e quei casi nei quali la biografia stessa è stata aggiunta a quello che è cresciuto da una dottrina rituale.

La linea di fondo è che quando si rimuovono tutti gli elementi di quei miti precedenti che contribuirono alla formazione dell’uomo di dio Giudeo, non rimane nessuno e nulla di storico a cui puntare. Come dice Walker, “Gli sforzi degli studiosi per eliminare il paganesimo dai Vangeli per trovare un Gesù storico si sono dimostrati senza speranza come cercare il nocciolo in una cipolla”. Massey afferma: “… una somiglianza composta di venti persone differenti fuse in una …. Non è qualcuno”. Ed è chiaro che, nei loro tentativi disperati, gli studiosi evemeristi hanno aggiunto le loro somiglianze al composto.

I Miticisti
Questo centro mancante alla cipolla, lungo i secoli, è stato riconosciuto da molti individui che così non hanno potuto accettare la natura storica di Gesù Cristo, perché non solo non c’è prova della sua esistenza ma virtualmente ogni evidenza lo indica come se fosse un personaggio mitologico. Come affermato, questa “Scuola Misticistica” cominciò a fiorire a cominciare da pochi secoli fa, spinta dalle scoperte archeologiche e linguistiche e dagli studi, come anche dalla riduzione del potere della Chiesa e delle varie persecuzioni dei suoi critici. Questo gruppo è stato costituito da un numero di individui eruditi e coraggiosi che hanno superato il condizionamento della loro cultura per osservare da vicino e con occhi lucidi nelle tenebrose origini della fede Cristiana. Massey illustra il punto di vista dei misticisti:

La supposizione generale concernente i vangeli canonici è che l’elemento storico fosse il nucleo centrale del tutto, e che le favole siano state accumulate intorno ad esso, mentre il mito, essendo preesistente, prova che il nocciolo della storia sia stato mitico, e ne consegue che la storia sia incrementale …. Fu la storia umana che si accumulò attorno alla divinità, e non un essere umano che divenne divino.

Mentre la scuola miticistica ha solo fatto incursioni reali nella passata coppia di secoli, e anche se il suo brillante lavoro e intuizione sono stati ignorati dalla corrente principale di “esperti” sia nel campo dei credenti che degli evemeristi, gli argomenti dei miticisti sono stati costruiti su una lunga linea di criticismo della Bibbia. In effetti, questa controversia è esistita proprio fin dall’inizio come è evidenziato dagli scritti degli stessi padri della Chiesa, cioè, quelli che fondarono la Chiesa Cristiana, che rivelarono che loro erano costantemente forzati a difendere dalla intellighenzia “Pagana” quello che similmente i non-Cristiani ed altri Cristiani (“eretici”) videro come un racconto insensato e fabbricato con assolutamente nessuna evidenza che ciò avesse mai avuto luogo nella storia. Come dice Rev. Robert Taylor in The Diegesis, “E dal periodo apostolico in giù, in una successione mai interrotta, ma mai tanto fortemente ed enfaticamente che nei primissimi tempi, l’esistenza di Cristo come uomo fu negata più strenuamente”. Di fatti, come Taylor afferma anche:

Quelli che negarono l’umanità di Cristo furono la prima classe di coloro che si professarono Cristiani, e non i solo i primi in ordine di tempo, ma in dignità di carattere, in intelligenza, ed in influenza morale… Coloro che negarono l’umanità di Cristo, o, in una parola, coloro che si professavano Cristiani, che negavano che fosse mai esistito alcun uomo come Gesù Cristo, ma che presero il nome Gesù Cristo per significare solo un’astrazione, o prosopopea, il principio della Ragione personificato; e che intese l’intera storia del vangelo come una sublime allegoria … questi furono i primi, e (non è disonore al Cristianesimo definirli) i Cristiani migliori ed i più razionali.

Ancora, questa negazione di Cristo nella carne si trova molte volte negli scritti del tempo, incluso il Nuovo Testamento stesso, ma è ignorato dagli storicizzatori, siano essi credenti che evemeristi. Veramente, nella loro ricerca “esaustiva” in questo soggetto della massima importanza, gli storicizzatori o hanno ignorato volutamente e senza ragione le grandi menti della scuola miticicstica o non si sono mai imbattuti in essi. Se supponiamo che gli storicizzatori deliberatamente non abbiano preso in considerazione questi studiosi, possiamo solo concludere che questo sia perché gli argomenti dei miticistici fossero stati troppo intelligenti e affilati per poterli confutare. Naturalmente, le opere dei miticisti non sono state rese disponibili prontamente al pubblico, soppressi indubbiamente per paura perché essi sono in qualche modo irrefutabili, così noi non possiamo dare colpa completamente agli “esperti” per non averli mai letti. Gli argomenti di questi particolari misticismi, comunque, sono il più importante lavoro fatto in questo campo fino ad oggi, cosicchè qualsiasi confutazione che non li abbia presi in esame in modo adeguato non è nè esaustiva nè convincente.
Quegli storicizzatori che hanno riconosciuto i punti di vista dei misticisti, non essendo capaci di confutare il voluminoso quantitativo di evidenza in relazione alla natura mitica di Cristo, sono costretti a scartare la ricerca e le conclusioni dei misticismi sostenendo che il loro lavoro è “superato”. Ma, l’argomento misticistico è esistito dall’inizio dell’era Cristiana, e non c’è ancora alcun argomento cogente che dimostri che esso sia “superato”. Ancora, se è “sorpassato” semplicemente perché viene prima, quanto molto più superata è la Bibbia, che venne così tanto tempo prima?
Si sostiene anche che i misticisti danno troppa importanza alle origini Pagane ed ignorano gli aspetti Giudaici del racconto del Vangelo. Gli elementi Giudaici, argomentano gli storicizzatori, devono essere storici e, quindi, Gesù è esistito. Specioso e sofistico comunque possa essere, poiché chiunque può interpolare dati quasi storici in una storia fittizia - e molti hanno fatto ciò, dai compositori dell’Iliade a quelli del Vecchio Testamento e un numero indeterminato di altre novelle – questo argomento storicizzante ha convenientemente permesso di scartare l’intera scuola misticista, nonostante l’evidenza schiacciante in suo favore e la mancanza assoluta in seguito nel campo storico.
Il fatto è che sono gli studiosi storicizzatori stessi che non prestano sufficiente attenzione agli aspetti Giudaici, perché se lo facessero, scoprirebbero che questi elementi sono frequentemente erronei, anacronistici ed indicatori di una mancanza di conoscenza circa la geografia ed altri dettagli che non sarebbero stati tali, se gli scrittori fossero stati indigeni al periodo e testimoni oculari agli eventi.
Massey riassume la posizione miticistica:

Può essere dimostrato che il Cristianesimo pre-esistesse senza il Cristo personale, che fu continuato nel secondo secolo da Cristiani che rigettarono interamente il carattere storico, e che la supposta descrizione storica nei Vangeli Canonici esisteva come mitica e mistica prima che esistessero i Vangeli stessi.

Ed egli afferma ancora, “Sia considerato come il Dio fatto umano, che come un uomo fatto divino, questo personaggio non è esistito mai come una persona”. Inoltre, come si vedrà, la rivendicazione della preesistenza della raffigurazione del vangelo fu ripetutamente confermata dai Cristiani. Quindi, secondo la scuola misticista, il Nuovo Testamento potrebbe essere chiamato giustamente, “Vangelo delle Finzioni” e la religione Cristiana potrebbe essere denominata “Cospirazione Cristiana”.

dal libro
La Cospirazione di Cristo
di Acharya S

La cospirazione di Cristo - 1^ parte

La storia del credo religioso sulla terra è lunga e varia, con concetti, dottrine e rituali di tutti i tipi destinati a propiziare e pregare un numero indefinito di dei e dee. Anche se molte persone credono che la religione sia una cosa buona e necessaria, nessuna ideologia divide più della religione, che lacera l’umanità in vari modi per mezzo di un estremo razzismo, sessismo ed anche specismo. Di fatto, la religione dipende dalla divisione perché richiede un nemico, che sia terreno o in un’altra dimensione. La religione impone l’idea che alcune persone siano speciali o scelte, mentre altre siano immorali e cattive, e troppo spesso insiste che sia dovere degli “eletti” distruggere gli altri. Una religione organizzata dà un volto al divino stesso che è settario, sessista e razzista, raffigurando, ad esempio, un dio maschio di una particolare etnia. Il risultato è che, lungo i secoli, l’umanità è diventata completamente divisa tra se stessa e scollegata dalla natura e dalla vita circostante, tanto che si trova sull’orlo del caos.
Sono stati causati più orrori nel nome di Dio e della religione di quanti si possano raccontare, ma si possono fornire alcuni esempi, come anche un accertamento di come funzioni la religione:

I fuochi di Moloch in Siria, le crudeli mutilazioni in nome di Astante, Cibele, Jehovah; le barbarie dei Torturatori imperiali Pagani; i tormenti ancora più grossolani che i Cristiani Romano-Gotici ammassarono sui loro fratelli uomini in Italia e in Spagna; le crudeltà diaboliche a cui la Svizzera, la Francia, l’Olanda, l’Inghilterra, la Scozia, l’Irlanda, l’America sono state testimoni, non sono troppo potenti per avvisare l’uomo dei mali indicibili che derivano da sbagli ed errori in materia di religione, e specialmente dall’investire il Dio dell’Amore di passioni crudeli e vendicative dell’umanità in errore, e fare in modo che il sangue abbia un dolce aroma per le sue narici, e lamenti di agonia deliziosi per le sue orecchie. L’uomo non ha mai avuto il diritto di usurpare la prerogativa di Dio non esercitata, e condannare e punire un altro per il suo credo. Nati in una terra protestante, noi siamo di quella fede. Se avessimo aperto i nostri occhi alla luce sotto le ombre di S. Pietro in Roma, noi avremmo dovuto essere Cattolici devoti; se nati in un quartiere Giudaico di Aleppo, avremmo dovuto condannare Cristo come un impostore; in Costantinopoli, avremmo dovuto gridare “Allah il Allah, Dio è grande e Maometto è il suo profeta!” Nascita, località ed educazione ci danno la nostra fede. Pochi credono in qualche religione perché essi hanno esaminato le prove della sua autenticità, e allestito un giudizio formale, dopo aver pesato la testimonianza. Non un solo uomo su centomila conosce qualche cosa sulle prove della sua fede. Noi crediamo quello che ci viene insegnato; e i più fanatici sono quelli che conoscono meno sulle prove sulle quali è basata la loro fede.

Persino oggi, quando l’umanità ama fingere di essersi evoluta, si portano avanti battaglie per tutto il mondo su di chi sia il Dio più grande e migliore, e fanatici religiosi innumerevoli di fedi, invocano e ricevono ripetutamente il sangue dei “non credenti” ed “infedeli”. Poche religioni di una qualche antichità hanno passato indenni attraverso innumerevoli bagni di sangue, e, mentre l’Islam è attualmente la fonte di molta paura nel mondo oggi, il Cristianesimo è di gran lunga il più sanguinario nella storia:

… il più breve sguardo alla storia delle chiese Cristiane – gli orribili rancori e vendette del clero e delle sette l’una contro l’altra nel quarto e quinto secolo DC, le crociate per la caccia all’eresia a Beziers ed in altri luoghi e il massacro degli Albigesi nel dodicesimo e tredicesimo secolo, le orribili guerre spinte dalla scienza e benedette dai vescovi del ventesimo secolo – orrori altrettanto grandi di qualsiasi di quelli che noi possiamo attribuire agli Aztechi o ai Babilonesi – ci devono concedere una pausa.

I difensori sostengono che il Cristianesimo fece finire il sacrificio umano. Questo può essere vero, ma per fare questo, esso ha dovuto sacrificare milioni di umani. I Cristiani sostengono anche che il Cristianesimo fece terminare la schiavitù, una affermazione che non è vera, poiché, non solo i Cristiani praticarono ampiamente la schiavitù, ma la stessa ideologia serve come oppressione e schiavizzazione dell’anima: “Credete o andate all’inferno. Sottomettete la vostra volontà a Dio o soffrite eternamente”. Come riferisce Barbara Walker, “L’antropologo Jules Henry disse, ‘La religione organizzata, che immagina di essere la madre della compassione, lungo tempo fa ha perso il proprio diritto per aver dato il proprio supporto organizzato alla crudeltà organizzata.’”.
Per deviare dalle proprie spalle l’orribile colpa della loro fede, i religionisti hanno indicato ideologie supposte laiche come il Comunismo ed il Nazismo come oppressori e assassini del popolo. Comunque, pochi si rendono conto o riconoscono che gli originatori del Comunismo erano Giudei (Marx, Lenin, Hess, Trotsky) e che i capi più apertamente violenti di ambedue i movimenti sanguinari erano Cattolici Romani (Hitler, Mussolini, Franco) o Cristiani Ortodossi dell’Est (Stalin), ideologie dispotiche ed intolleranti che fanno nascere dittatori fascisti. In altre parole, questi movimenti non erano “ateistici”, come sostengono i religionisti. In verità, Hitler si proclamò un “Cristiano” e combattente per “il proprio Signore e Salvatore”, usando la famosa scena del tempio con Gesù che scaccia il “covo di vipere e mercanti” come motivazione per le sue azioni malvage. Hitler disse:

Non è di alcuna importanza se il Giudeo individualmente sia o no decente. Egli possiede certe caratteristiche dategli dalla natura, ed egli non può mai liberarsi di tali caratteristiche. Il Giudeo è dannoso per noi … Il mio modo di sentire come Cristiano mi guida ad essere un combattente per il mio Signore e Salvatore. Mi conduce ad essere l’uomo che, un tempo solitario e con solo pochi seguaci, riconobbe i Giudei per quello che erano, e fece appello agli uomini per combattere contro di loro … Come Cristiano, io devo qualcosa al mio popolo.

Hitler ha anche fatto notare ad uno dei suoi generali: “io ora come in precedenza sono un Cattolico e resterò sempre tale”. Se Hitler fosse o meno un “vero” Cristiano è discutibile, poiché, a quanto si dice, egli ha anche considerato il Cristianesimo una invenzione Giudaica e parte del complotto per il dominio del mondo. In aggiunta, la nonna paterna di Hitler era notoriamente Giudea. Ma Hitler stesso fu allevato come Cattolico Romano, ed egli fu impressionato moltissimo dal potere della gerarchia della Chiesa. Egli la assecondò e usò questa e la religione come un’arma. Durante tutto il suo regime, Hitler lavorò strettamente con la Chiesa Cattolica, sopprimendo migliaia di azioni legali contro di essa e scambiando grandi somme di danaro con essa. In aggiunta, migliaia di Nazisti più tardi ricevettero libero passaggio dal Vaticano, come anche da agenzie governative multinazionali, verso numerose località incluso il Nord ed il Sud America, lungo la linea di fuga dalla Germania attraverso la Svizzera e l’Italia.
In realtà, Hitler stava solo costruendo su una lunga linea di imputazioni contro i Giudei come “Uccisori di Cristo”, un’accusa usata numerose volte lungo i secoli ogni volta che la Chiesa Cattolica voleva tenere un pogrom contro i Giudei comuni ed impossessarsi delle loro proprietà. Gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, infatti, furono il culminare raccapricciante di una politica vecchia di secoli, iniziata dalla Chiesa e continuata da Martin Lutero, come era ben noto a Hitler. Veramente, Hitler fu abbracciato come uno strumento Cristiano, come riferisce Walker:
L’ascesa della Germania di Hitler fornisce un caso interessante sull’argomento, mostrando un nazione spazzata da sentimento militaristico accoppiato con un senso di missione divina. Le chiese accettarono lo spirito guerrafondaio di Hitler con gioia religiosa. Nell’Aprile 1937, una organizzazione Cristiana nella Renania passò una delibera per la quale la parola di Hitler era la parola di Dio e possedeva “autorità divina”. Il ministro del Reich per gli affari della Chiesa, Hans Kerr, annunciò: “E’ sorta una nuova autorità in relazione a cosa sono realmente Cristo e il Cristianesimo - che è Adolf Hitler. Adolf Hitler … è il vero Spirito Santo”. E così i pii gli diedero la loro benedizione, e le Chiese gli diedero quella di Dio.

Ma Hitler ed il comportamento della chiesa non fu un’aberrazione nella storia del Cristianesimo, poiché fin dal suo inizio, la religione fu intollerante, zelante e violenta, con i suoi aderenti dediti al terrorismo. Per esempio, mentre benediceva i costruttori di pace ed esortava l’amore ed il perdono dei nemici e dei peccatori, il “gentile Gesù” paradossalmente dichiara anche:

Non pensate che io sia venuto per portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada: Perché io sono venuto per mettere l’uomo contro suo padre, e una figlia contro sua madre, e una nuora contro la propria suocera; e il nemico di una persona saranno i sui familiari. (Mt. 10:34)

Gesù afferma ancora che “nazione sorgerà contro nazione, e regno contro regno”; così, con poche frasi, Gesù ha seminato divisione estrema, sedizione e inimicizia ovunque viene promulgato il Cristianesimo. Esortando così i propri seguaci alla violenza, comunque, Gesù stesso stava costruendo su un pensiero Giudaico vecchio di secoli che chiamava allo “sterminio” dei non-Giudei, cioè, “non credenti”, nel modo di dire Cristiano. Come un esempio di questo fanatismo Giudeo-Cristiano, l’apostolo Paolo era un zelota violento che, come Giudeo, prima perseguitò i Cristiani e come Cristiano successivamente terrorizzò i Pagani. Come dice Joseph Wheless in Forgery in Christianity:

E (Paolo), il tergiversante respiratore di strage persecutore dei primi Cristiani a pagamento, ora si trasformò per profitto nel loro principale apostolo di persecuzione, pronuncia ripetutamente l’anatema del nuovo ordine religioso contro tutti i dissenzienti dalle sue dottrine e dogmi superstiziosi e tortuosi, tutti questi “che io ho consegnato a Satana” (1 Tim. i, 20), come scrive e consiglia al suo aiutante Timoteo. Egli lancia questa domanda ai derisori Giudei: “Colui che ha disprezzato la legge di Mosè morì senza misericordia ….: di una punizione quanto più dolorosa, voi supponete, sarà stimato degno, colui che ha calpestato sotto il piede il Figlio di Dio? (Eb. x, 28, 29). Tutti questi, “sono proposti come esempio, soffrendo la vendetta del fuoco eterno” (Giuda 7) ; “che possano essere tutti dannati quelli che non hanno creduto nella verità” (2 Tess. ii, 12); e anche “colui che ha dubitato è dannato” (Rom. xiv, 23). Questo Paolo, che con tale presunzione bigotta “commina dannazione per tutto il territorio su tutti coloro che egli ritiene il nemico” dei suoi dogmi, si vede per la prima volta “che consente alla morte” del primo martire Stefano (Atti ix, 1); poi egli infuria per il paese “spirando minacce e morte contro i discepoli del Signore” (Atti ix, 1), i nuovi convertiti alla nuova fede. Quindi, quando egli improvvisamente professò lui stesso la propria miracolosa “conversione”, i suoi vecchi padroni si rivoltarono contro di lui e cercarono di ucciderlo, ed egli per salvarsi fuggì da quegli stessi discepoli, con loro grande allarme (Atti ix, 23-26), e immediatamente cominciò a deridere e minacciare tutti quelli che ora non volevano credere alle sue nuove prediche. A Elima, che “si oppose a loro (a Paolo e Barnaba)”, l’animoso nuovo dogmatista “fissò gli occhi su di lui” e così lo attaccò con veemenza con vituperazioni gonfiate: “O pieno di tutte le sottigliezze e tutte le malignità, tu figlio del diavolo, tu nemico di ogni rettitudine, non smetterai di distorcere le giuste vie del Signore?” (Atti xiii, 8-10). Persino il “mite e amorevole Gesù” viene citato dare l’ammonizione fatale: “Temete colui che è capace di distruggere sia l’anima che il corpo nell’inferno” (Matt. x, 28) – qui inventato per la prima volta e minacciato da Gesù il Cristo stesso, come terrore aggiunto sulla fede. Paolo culmina il terrore: ‘E’ una cosa spaventosa cadere nelle mani del Dio vivente’ (Ebr. x, 31)”.

Il mito del Martirio di Massa:
Insieme con la favola che il Cristianesimo cominciò con un “Principe della Pace” viene anche il mito che i primi Cristiani erano miti “agnelli” offerti in sacrificio in gran numero come “martiri della fede” dai diabolici Romani. Il mito del martirio inizia con il supposto passo dello storico Romano Tacito nel quale egli criticò aspramente Nerone per l’uccisione di una “gran moltitudine” di Cristiani in Roma nel 64 DC; comunque, questo passo è una falsificazione, una delle molte fatte dai cospiratori nelle opere degli autori antichi, e c’è scarsa evidenza di tale persecuzione sia sotto Nerone che sotto Domiziano, notoriamente indicato come persecutore dei Cristiani. Come dice GA Wells in Did Jesus Exist?:

… il riferimento Cristiano alla persecuzione sotto Nerone non ambiguo più antico è un’affermazione fatta da Melito, vescovo di Sardi, intorno al 170 DC. Sarebbe sorprendente se “una grande moltitudine” di Cristiani fossero vissuti in Roma così presto come il 64 DC… Si ammette che l’evidenza della persecuzione sotto Domiziano sia veramente molto scarsa.

Le persecuzioni che i Cristiani subirono non furono tanto rozze quanto raffigurato dai propagandisti né in numero né in asprezza:

Queste punizioni [dei Cristiani] mancavano la finalità pubblica di pena di morte: fino al 180 nessun governatore in Africa era noto per aver messo a morte un Cristiano. Alla fine degli anni 240, Origene insistette con raro candore che “pochi” Cristiani erano morti per la fede…. Essi erano “facilmente contabili”, disse.

E, come afferma l’editore di The History of the Church di Eusebio:

Di fatto, fino alla persecuzione sotto l’imperatore Decio (250-51) non c’era stata alcuna persecuzione di Cristiani ordinata dall’imperatore su scala imperiale.

Per sostenere le loro rivendicazioni di martirio massiccio, pii Cristiani cominciarono intorno al nono secolo a forgiare le tradizioni di martirio. Come riferisce Walker:

I martiri delle famose “persecuzioni” Romane sotto imperatori come Nerone e Diocleziano, settecento anni prima, furono in larga parte inventate in questo periodo, poiché non c’erano documenti di alcuna martirizzazione specifica del genere. Furono scelti nomi a caso da antiche pietre tombali, e racconti di martirio furono scritti su ordinazione. In realtà, fu la chiesa Cristiana che fece molto più persecuzione e fece molti più martiri di quanti Roma avesse mai fatto, perché la tolleranza religiosa era la politica usuale Romana.

Per tessere i loro racconti di martirio, i cospiratori usarono l’apocrifo Giudeo Quarto Libro dei Maccabei, che descriveva raccapriccianti “martiri” per mezzo di tortura: “La storia raccontata in 4 Maccabei era diffusamente letta dai Greci e dai primi Cristiani e servì come modello per le storie di martirizzazione dei Cristiani”. I metodi descritti nel Quarto Maccabei sono simili a quelli usati dalla più tarda Chiesa Cattolica in modo inquietante:

… le guardie avevano portato ruote, e dislocatori di giunture, e ruote dentate, e rompi ossa, e catapulte, e calderoni, e bracieri, e torci dita, e artigli di ferro, e cunei, e ferri per marchiare a fuoco….

L’autore di Quarto Maccabei va avanti a descrivere le torture più schifose immaginabili, incluse le famose ruote dentate che venivano usate per strappare le membra dal corpo, come anche la carne che veniva spellata e lingue e viscere strappate, insieme con l’obbligatoria morte per bruciatura. Queste tecniche furono adottate più tardi con terribile entusiasmo dai Cristiani stessi, che poi divennero i persecutori. Come dice Wheless:

Quando i Cristiani erano deboli e senza potere e soggetti ad occasionali persecuzioni come “nemici della razza umana”, essi furono rumorosi ed insistenti avvocati della libertà di coscienza e libertà di adorare qualunque Dio uno scegliesse; le “Apologie” Cristiane agli imperatori abbondano di eloquenti richieste di tolleranza religiosa; e questo fu garantito a loro e a tutti con l’Editto di Milano ed altri Decreti imperiali. Ma quando attraverso il favore di Costantino essi arrivarono sulla sedia dello Stato, essi immediatamente afferrarono la spada e cominciarono ad uccidere e depredare tutti quelli che non volevano fingere di credere come il sacerdote Cattolico comandava loro di credere.

Il ritratto melodrammatico del movimento dei primi Cristiani come consistente di retti Cristiani “Mamma e Babbo” che venivano spinti sotto terra e perseguitati ferocemente, non è realtà, né lo sono le storie di martirizzazione massiccia. Quello che è realtà è che dal quarto secolo in avanti, furono i Cristiani che facevano la persecuzione.

Il Mito della Rapida Diffusione del Cristianesimo:
Si ritiene comunemente che il Cristianesimo si sia diffuso perché era una grande idea disperatamente necessaria in un mondo senza speranza nè fede. Veramente, il mito dice che il Cristianesimo era una idea talmente grande che prese il via come un fuoco greco in un mondo perduto privo di illuminazione spirituale e implorante “come una voce nel deserto”. Si ritiene inoltre che il Cristianesimo si diffuse a causa del martirio dei sui aderenti, che, come si sostiene, fecero tanta impressione a numerosi tra i primi padri della Chiesa che essi abbandonarono le loro radici Pagane per aderire alla “vera fede”. In realtà, il Cristianesimo non era un concetto nuovo e sorprendente, e non è corretta l’impressione data in questa storia riguardo al mondo antico, poiché le antiche culture possedevano ogni piccolo aspetto di saggezza, rettitudine e praticamente ogni altra cosa trovata nel Cristianesimo.
In aggiunta, secondo il noto storico Gibbon, come riferito da Taylor, per la metà del 3° secolo, a Roma – il centro del Cristianesimo - c’erano solo “’un vescovo, quarantasei presbiteri, quattordici diaconi, quarantadue accoliti, e cinquanta lettori, esorcisti e ostiari. Noi possiamo azzardarci, (conclude il grande storico) a stimare i Cristiani in Roma, a circa cinquanta mila, quando il numero totale degli abitanti non possono essere stimati meno di un milione…’ Non si dovrebbe mai dimenticare che, per quanto la propagazione del vangelo sia stata miracolosamente rapida come ci viene detto qualche volta, fu predicata in Inghilterra per la prima volta da Austino, il monaco, su commissione di Papa Gregorio, verso la fine del settimo secolo. Cosicché si potrebbe calcolare che la buona novella della salvezza, per andare dalla supposta scena dell’azione fino a questo paese favorito, abbia viaggiato alla media di quasi un pollice in una quindicina di giorni”. E come dice Robin Lane Fox:

… negli anni 240, Origene, l’intellettuale Cristiano, ammise che i Cristiani erano solo una piccola frazione degli abitanti del mondo … Se i Cristiani fossero stati veramente così numerosi, potremmo anche attenderci qualche evidenza di posti di incontro che potessero contenere così tanti credenti. A questa data, non c’erano costruzioni di chiese su terreno pubblico…

Se viene incluso il resto dell’impero, si stima che per la metà del terzo secolo i Cristiani costituivano forse il due per cento della popolazione totale.
Ancora, come notato, ci furono di fatto pochi martiri, e i primi falsificatori del Cristianesimo furono impressionati non da tali presunti martirii ma dalla posizione di potere che essi avrebbero guadagnato dalla loro “conversione”. In realtà, il Cristianesimo non si diffuse perché era una grande idea o perché era sotto la guida dell’ “Agnello di Dio” risorto. Se fosse stato così, egli dovrebbe essere tenuto responsabile, perché il Cristianesimo fu promulgato con la spada, con una scia sanguinosa lunga migliaia di miglia, durante un’era chiamata da non pochi “l’era della vergogna”.
Come così tanto altro sul Cristianesimo, le affermazioni della sua rapida divulgazione sono largamente mitiche. In realtà, in alcune località ci vollero molte centinaia di anni impregnati di sangue prima che i suoi oppositori e la loro discendenza fossero stati sufficientemente massacrati in modo che il Cristianesimo potesse usurpare l’ideologia regnante. Gli Europei Pagani ed altri lottarono contro questo coi denti e con le unghie, in uno sforzo epico ed eroico per conservare le proprie culture ed autonomia, di fronte ad una strage da parte di quelli che i Pagani vedevano come “idioti” e “bigotti”. Come dice Walker:

Gli storici Cristiani danno spesso l’impressione che i barbari dell’Europa abbiano accolto con gioia la nuova fede, che portava una speranza di immortalità ed un’etica più amorevole. L’impressione è falsa. La gente non abbandonò volentieri la fede dei propri antenati, che considerava essenziale al retto funzionamento dei cicli terrestri. Essi avevano la propria speranza di immortalità e la propria etica, in molti aspetti un’etica più benevola di quella del Cristianesimo, che fu imposta su di loro con la forza. Giustiniano ottenne 70.000 conversioni in Asia Minore con metodi che erano tanto crudeli che le popolazioni soggette in seguito adottarono l’Islam per liberarsi dai rigori del governo Cristiano. Come regola, la popolazione pagana resistette al Cristianesimo più a lungo che poté, anche dopo che i loro governanti erano passati alla nuova fede per i suoi compensi materiali …. Alcune parole per la loro derivazione rivelano un pò della resistenza incontrata dai missionari. I Savoiardi pagani chiamavano “idioti” i Cristiani, quindi cretino, “idiota”, discese da Crétian, “Cristiano”. I pagani Germanici coniarono la parola bigot, da bei Gott, una espressione usata costantemente dai monaci.


Il Cristianesimo fu avversato con tanto fervore ovunque esso invase, poiché nazione dopo nazione morì sotto la spada nel respingerlo, perché le sue dottrine e i suoi proponenti erano ripugnanti e blasfemi. Come riferisce WalzeWalkerr:

Radbod, re dei Frigi, rifiutò di abbandonare la propria fede quando un missionario lo informò che Valhala era lo stesso che l’inferno dei Cristiani. Radbod voleva sapere dove fossero i suoi antenati se non c’era il Valhala? Gli fu detto che bruciavano all’inferno perché erano infedeli. “Prete malvagio” urlò Radbod. “Come osi dire che i miei antenati sono andati all’inferno – io preferirei – si, giuro per il loro dio, il grande Woden , giuro – io mi unirei mille volte a questi eroi nel loro inferno, piuttosto che essere con te nel tuo paradiso di sacerdoti!”

Alcuni dei “barbari” che resistettero contro il Cristianesimo erano di fatto assai più avanzati di quelli che seguivano quella che i Pagani consideravano una ideologia volgare. Per esempio, “Sui Feniani Irlandesi, la cui regola era di non insultare mai le donne, fu detto che erano andati all’inferno per aver negato le dottrine anti-femministe Cristiane”.
Quando la “grande idea”, minacce dell’inferno ed altro dolce parlare fallì nell’impressionare i Pagani, i cospiratori Cristiani cominciarono a stringere le viti stabilendo leggi che mettevano al bando sacerdoti Pagani, feste e “superstizioni”. Fu impedito ai Pagani di essere guardie o di tenere carica civile o militare. Le loro proprietà e templi furono distrutti o confiscati, e la gente che praticava “l’idolatria” o i sacrifici fu messa a morte. Come dice Charles Waite in History of the Christian Religion to the Year Two Hundred:

Sotto Costantino ed i suoi figli, erano stati promulgati dei mandati contro gli eretici, specialmente contro i Donatisti, i quali furono visitati con la punizione più rigorosa… I decreti per l’estirpazione dell’ paganesimo furono anche più severi. Girolamo e Leone il Grande erano in favore della pena di morte.

Sotto il “grande Cristiano” Costantino, “i seguaci di Mitra furono braccati con tanta pertinacia che nessuno osava neppure guardare al sole, e i contadini ed i marinai non osavano osservare le stelle per paura di venire accusati di eresia”. E dove il fuoco dell’inferno, leggi repressive e corruzione non avevano funzionato, fu usata la forza. I leader che erano tolleranti verso religioni diverse dal Cristianesimo, come l’Imperatore Giuliano, furono uccisi. In Bible Myths and Their Parallels in Other Religions, Doane riferisce come in realtà questa “grande fede” fu propagata con i metodi più atroci:

In Asia Minore la gente era perseguitata su ordini di Costanzo [Imperatore Cristiano].. “I riti del battesimo furono conferiti a donne e bambini, che, a tale scopo erano stati strappati dalle braccia dei loro amici e genitori; le bocche di quelli che facevano la comunione furono tenute aperte con uno strumento di legno, mentre il pane consacrato veniva forzato giù dentro la loro gola; i seni di tenere vergini o furono bruciati da conchiglie a forma di uovo rosse incandescenti o compresse in modo inumano tra tavole taglienti e pesanti”. … Le persecuzioni nel nome di Gesù Cristo furono inflitte sugli infedeli in quasi ogni parte dell’allora mondo conosciuto. Fu sfoderata la spada Cristiana anche tra i Norvegesi. Essi si aggrapparono tenacemente alla fede dei loro antenati, e numerosi di loro morirono, veri martiri per la loro fede, dopo aver sofferto i più crudeli tormenti da parte dei loro persecutori. Fu per mera costrizione che i Norvegesi abbracciarono il Cristianesimo. Il regno di Olaf Tryggvason, un Cristiano re di Norvegia, fu di fatto dedicato interamente alla propagazione della nuova fede, con i mezzi più rivoltanti per l’umanità… coloro che rifiutavano furono torturati a morte con ferocia demoniaca, e le loro proprietà furono confiscate. Queste sono alcune delle ragioni “per cui il Cristianesimo prosperò”.

La scusa standard per questo comportamento spregevole è stata che i proponenti Cristiani avevano il diritto di purificare la terra dal “male” e di convertire l’”infedele” alla “vera fede”. Lungo un periodo di oltre un millennio, la Chiesa avrebbe portato a sostenere i metodi di tortura più orrendi mai escogitati in questa “purificazione” e “conversione” alla religione del “Principe della Pace”, i metodi di tortura più orrendi mai escogitati, uccidendo alla fine decine di milioni in tutto il mondo.
Questi i metodi di “conversione” da parte dei Cattolici contro uomini, donne e bambini, tanto Cristiani che Pagani, inclusi roghi, impiccagioni e torture di tutti i tipi, usando gli strumenti descritti in Quarto Maccabei. Alle donne e le ragazze furono conficcati su per le loro vagine attizzatoi roventi ed oggetti appuntiti, spesso dopo che i sacerdoti le avevano stuprate. Agli uomini e ai ragazzi vennero schiacciati o strappati o tagliati via i loro peni e testicoli. Ad ambedue i generi e a tutte le età fu strappata via la pelle con tenaglie roventi e furono strappate le loro lingue, e vennero sottoposti a un macchinario diabolico destinato per le parti più delicate del corpo, come ginocchia, le caviglie, gomiti e le punta delle dita, che furono tutte schiacciate. Le loro gambe e braccia furono spezzate con mazze, e, se ci fosse rimasto qualcosa di loro, essi vennero impiccati o arsi vivi. Non sarebbe stato possibile immaginare niente di peggio, e da questo male assoluto venne la “rapida” diffusione del Cristianesimo.
Fino ad ora questo deplorevole retaggio e crimine contro l’umanità, non è stato ancora vendicato ed il suo principale colpevole rimane impunito. Non solo resta intatto ma inspiegabilmente riceve il supporto imperituro e sconsiderato di centinaia di milioni, inclusi gli istruiti, come dottori, avvocati, scienziati, ecc. Questa condiscendenza è il risultato dei secoli di distruzione e degradazione delle culture dei loro antenati, che li ha demoralizzati e che ha strappato loro la loro spiritualità ed eredità. Nell’annichilare queste culture, i cospiratori Cristiani distrussero anche innumerevoli libri e molta conoscenza, apprezzando la susseguente mancanza di letteratura ed ignoranza, che aiutarono a permettere la divulgazione del Cristianesimo. Wheeles racconta lo stato del mondo sotto il dominio Cristiano:

Con il declino e la caduta dell’Impero Romano, la religione Cristiana si diffuse e crebbe, tra i Barbari distruttori di Roma. Il Medio Evo diffuse contemporaneamente la propria coltre funebre intellettuale sull’Europa. Oltre ai monaci e sacerdoti raramente qualcuno sapeva leggere. Carlo Magno imparò a tenere in mano la penna solo fino a riuscire a scarabocchiare la sua firma. I baroni che ottennero con la forza la Magna Carta da John Lackland, firmarono con i loro marchi e i loro sigilli. I peggiori criminali, nel caso che fossero dotati della rara e magica virtù del saper come leggere anche malamente, beneficiarono del “beneficio del clero” (cioè, della cultura clericale), e sfuggivano immuni o con punizioni fortemente mitigate. Non c’erano libri salvo manoscritti dolorosamente compilati, che valevano il riscatto dei principi, e totalmente inaccessibili salvo che dai molto ricchi e dalla Chiesa; finché intorno al 1450 non ci fu il primo libro stampato conosciuto in Europa. La Bibbia esisteva solo in Ebraico, Greco e Latino, e le masse ignoranti erano totalmente all’oscuro sul suo contenuto salvo di quanto udivano dai sacerdoti, che dicevano loro che dovevano credere ad essa o venire torturati ed uccisi in vita e condannati per sempre nei fuochi dell’inferno dopo la morte. Non meraviglia che la fede sia fiorita in condizioni così eccezionalmente favorevoli.

Tale è la storia disgraziata della religione del “mite Principe della Pace”. Tuttavia, oggi ci sono quelli che non solo sostengono il suo edificio mostruoso, costruito sul sangue e le ossa carbonizzate di decine di milioni, come anche sulla morte del sapere nel mondo Occidentale, ma, incredibilmente, desiderano che esso venga riportato alla sua piena “gloria”, con tutte le opere sanguinarie, bruciatura delle streghe, persecuzione, annichilazione dei non credenti e tutto il resto. Il fatto è che troppi traumi e spargimenti di sangue sono stati causati nei millenni strettamente sulle basi di fede non fondata e eccessiva illogicità, ed è stata persa troppa conoscenza e saggezza, tanto che la storia umana è stata piena di ignoranza ed incomprensione. E’ per queste ragioni, tra le altre, incluso il ripristino dell’umanità, che noi speriamo che la cospirazione oppressiva e sfruttatrice dietro alla religione in generale e del Cristianesimo in particolare, sarà resa manifesta. Come si dice, quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo, e gli umani come specie sono inclini all’amnesia. Pertanto è imperativo che questi argomenti fondamentali della ideologia e dottrina religiosa vengano indagati completamente e non lasciati alla fede cieca.


di Acharya S

Il Vangelo di Tommaso

Si tratta di uno scritto gnostico che fu rinvenuto nel 1945 presso Nag Hammadi, in Egitto, da un contadino che scavava nel terreno. In quell'occasione fu scoperta una intera collezione di scritti gnostici, in lingua copta, che erano ormai dati per scomparsi da secoli. Questo testo, le cui origini possono essere fatte risalire al II secolo, è un complesso di 114 sentenze, introdotte generalmente dalla formula "Gesù disse". I Vangeli gnostici non hanno l'impostazione biografico-narrativa tipica dei vangeli cosiddetti canonici. Quest'opera si rivela uno scritto esoterico contente parole che non devono essere svelate ai profani, la comprensione delle quali è apportatrice di vita.
Queste sono le parole segrete che Gesù il Vivente ha detto e Didimo Giuda Tommaso ha trascritto.

1. Egli disse: "Chiunque trova la spiegazione di queste parole non gusterà la morte".
2. Gesù disse: "Coloro che cercano cerchino finché troveranno. Quando troveranno, resteranno commossi. Quando saranno turbati si stupiranno, e regneranno su tutto."
3. Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi. Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa."
4. Gesù disse, "L'uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov'è il luogo della vita, e quell'uomo vivrà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt'uno."
5. Gesù disse, "Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato. Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato."
6. I suoi discepoli gli chiesero e dissero, "Vuoi che digiuniamo? Come dobbiamo pregare? Dobbiamo fare elemosine? Quale dieta dobbiamo osservare?"
7. Gesù disse, "Non mentite, e non fate ciò che odiate, perché ogni cosa è manifesta in cielo. Alla fine, nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato, e nulla di quanto è celato resterà nascosto."
8. Gesù disse, "Fortunato è il leone che verrà mangiato dall'umano, perché il leone diventerà umano. E disgraziato è l'umano che verrà mangiato dal leone, poiché il leone diventerà comunque umano."
9. E disse, "L'uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"
10. Gesù disse, "Vedete, il seminatore uscì, prese una manciata e seminò. Alcuni semi caddero sulla strada, e gli uccelli vennero a raccoglierli. Altri caddero sulla pietra, e non misero radici e non produssero spighe. Altri caddero sulle spine, e i semi soffocarono e furono mangiati dai vermi. E altri caddero sulla terra buona, e produssero un buon raccolto, che diede il sessanta per uno e il centoventi per uno."
11. Gesù disse, "Ho appiccato fuoco al mondo, e guardate, lo curo finché attecchisce."
12. Gesù disse, "Questo cielo scomparirà, e quello sopra pure scomparirà. I morti non sono vivi, e i vivi non morranno. Nei giorni in cui mangiaste ciò che era morto lo rendeste vivo. Quando sarete nella luce, cosa farete? Un giorno eravate uno, e diventaste due. Ma quando diventerete due, cosa farete?"
13. I discepoli dissero a Gesù, "Sappiamo che tu ci lascerai. Chi sarà la nostra guida?" Gesù disse loro, "Dovunque siate dovete andare da Giacomo il Giusto, per amore del quale nacquero cielo e terra."
14. Gesù disse ai suoi discepoli, "Paragonatemi a qualcuno e ditemi come sono." Simon Pietro gli disse, "Sei come un onesto messaggero." Matteo gli disse, "Sei come un filosofo sapiente." Tommaso gli disse, "Maestro, la mia bocca è totalmente incapace di esprimere a cosa somigli." Gesù disse, "Non sono il tuo maestro. Hai bevuto, e ti sei ubriacato dell'acqua viva che ti ho offerto." E lo prese con sé, e gli disse tre cose. Quando Tommaso tornò dai suoi amici questi gli chiesero, "Cosa ti ha detto Gesù?" Tommaso disse loro, "Se vi dicessi una sola delle cose che mi ha detto voi raccogliereste delle pietre e mi lapidereste, e del fuoco verrebbe fuori dalle rocce e vi divorerebbe."
15. Gesù disse loro, "Se digiunate attirerete il peccato su di voi, se pregate sarete condannati, e se farete elemosine metterete in pericolo il vostro spirito. Quando arrivate in una regione e vi aggirate per la campagna, se la gente vi accoglie mangiate quello che vi offrono e prendetevi cura dei loro ammalati. Dopo tutto, quello che entra nella vostra bocca non può rendervi impuri, è quello che viene fuori dalla vostra bocca che può rendervi impuri."
16. Gesù disse, "Quando vedrete uno che non è nato da una donna, prostratevi e adoratelo. Quello è il vostro Padre."
17. Gesù disse, "Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra. Perché saranno in cinque in una casa: ce ne saranno tre contro due e due contro tre, padre contro figlio e figlio contro padre, e saranno soli."
18. Gesù disse, "Vi offrirò quello che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito, nessuna mano ha toccato, quello che non è apparso nel cuore degli uomini."
19. I discepoli dissero a Gesù, "Dicci, come verrà la nostra fine?" Gesù disse, "Avete dunque trovato il principio, che cercate la fine? Vedete, la fine sarà dove è il principio. Beato colui che si situa al principio: perché conoscerà la fine e non sperimenterà la morte."
20. Gesù disse, "Beato colui che nacque prima di nascere. Se diventate miei discepoli e prestate attenzione alle mie parole, queste pietre vi obbediranno. Perché vi sono cinque alberi per voi in Paradiso: non mutano, inverno ed estate, e le loro foglie non cadono. Chiunque li conoscerà non sperimenterà la morte."
21. I discepoli dissero a Gesù, "Dicci com'è il Regno dei Cieli." E lui disse loro, "È come un seme di mostarda, il più piccolo dei semi, ma quando cade sul terreno coltivato produce una grande pianta e diventa un riparo per gli uccelli del cielo."
22. Maria chiese a Gesù, "Come sono i tuoi discepoli?" Lui disse, "Sono come bambini in un terreno che non gli appartiene. Quando i padroni del terreno arrivano, dicono, 'Restituiteci il terreno.' E quelli si spogliano dei loro abiti per renderglieli, e gli restituiscono il terreno. Per questo motivo dico, se i proprietari di una casa sanno che sta arrivando un ladro staranno in guardia prima che quello arrivi e non gli permetteranno di entrare nella loro proprietà e rubargli i loro averi. Anche voi, quindi, state in guardia nei confronti del mondo. Preparatevi con grande energia, così i ladri non avranno occasione di sopraffarvi, perché la disgrazia che attendete verrà. Che fra voi ci sia qualcuno che comprenda. Quando il raccolto fu maturo, lui arrivò subito con un sacco e lo mieté. Chiunque abbia due buone orecchie ascolti!"
23. Gesù vide alcuni neonati che poppavano. Disse ai suoi discepoli, "Questi neonati che poppano sono come quelli che entrano nel Regno." E loro gli dissero, "Dunque entreremo nel regno come neonati?" Gesù disse loro, "Quando farete dei due uno, e quando farete l'interno come l'esterno e l'esterno come l'interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l'uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno."
24. Gesù disse, "Sceglierò fra voi, uno fra mille e due fra diecimila, e quelli saranno come un uomo solo."
25. Dissero i suoi discepoli, "Mostraci il luogo dove sei, perché ci occorre cercarlo." Lui disse loro, "Chiunque qui abbia orecchie ascolti! C'è luce in un uomo di luce, e risplende sul mondo intero. Se non risplende, è buio."
26. Gesù disse, "Amate il vostro amico come voi stessi, proteggetelo come la pupilla del vostro occhio."
27. Gesù disse, "Voi guardate alla pagliuzza nell'occhio del vostro amico, ma non vedete la trave nel vostro occhio. Quando rimuoverete la trave dal vostro occhio, allora ci vedrete abbastanza bene da rimuovere la pagliuzza dall'occhio dell'amico."
28. "Se non digiunate dal mondo, non troverete il Regno. Se non osservate il Sabato come Sabato non vedrete il Padre."
29. Gesù disse, "Ho preso il mio posto nel mondo, e sono apparso loro in carne ed ossa. Li ho trovati tutti ubriachi, e nessuno assetato. Il mio animo ha sofferto per i figli dell'umanità, perché sono ciechi di cuore e non vedono, poiché sono venuti al mondo vuoti, e cercano di andarsene dal mondo pure vuoti. Ma nel frattempo sono ubriachi. Quando si libereranno dal vino, cambieranno condotta."
30. Gesù disse, "Se la carne fosse nata a causa dello spirito sarebbe una meraviglia, ma se lo spirito fosse nato a causa del corpo sarebbe una meraviglia delle meraviglie. Eppure mi stupisco di come questa grande ricchezza si sia ridotta in tale miseria."
31. Gesù disse, "Dove ci sono tre divinità, esse sono divine. Dove ce ne sono due o una, io sono con lei."
32. Gesù disse, "Nessun profeta è benvenuto nel proprio circondario; i dottori non curano i loro conoscenti."
33. Gesù disse, "Una città costruita su un’alta collina e fortificata non può essere presa, né nascosta."
34. Gesù disse, "Quanto ascolterete con le vostre orecchie, proclamatelo dai vostri tetti ad altre orecchie. Dopo tutto, nessuno accende una lampada per metterla in un baule, né per metterla in un posto nascosto. Piuttosto, la mette su un lampadario così che chiunque passi veda la sua luce."
35. Gesù disse, "Se un cieco guida un cieco, entrambi cadranno in un fosso."
36. Gesù disse, "Nessuno può entrare nella casa di un uomo robusto e prenderla con la forza se prima non gli lega le mani. A quel punto uno può sottrargli la casa."
37. Gesù disse, "Non vi tormentate, dalla mattina alla sera, al pensiero di cosa indossare."
38. I suoi discepoli dissero, "Quando ci apparirai, e quando tornerai a visitarci?" Gesù disse, "Quando vi spoglierete senza vergognarvi, e metterete i vostri abiti sotto i piedi come bambini e li distruggerete, allora vedrete il figlio di colui che vive e non avrete timore."
39. Gesù disse, "Spesso avete desiderato ascoltare queste parole che vi dico, e non avevate nessuno da cui ascoltarle. Vi saranno giorni in cui mi cercherete e non mi troverete."
40. Gesù disse, "I Farisei e gli accademici hanno preso le chiavi della conoscenza e le hanno nascoste. Non sono entrati, e non hanno permesso a quelli che volevano entrare di farlo. Quanto a voi, siate furbi come serpenti e semplici come colombe."
41. Gesù disse, "Una vite è stata piantata lontano dal Padre. Poiché non è robusta, sarà sradicata a morrà."
42. Gesù disse, "Chiunque ha qualcosa in mano riceverà di più, e chiunque non ha nulla sarà privato anche del poco che ha."
43. Gesù disse, "Siate come passanti."
44. I suoi discepoli gli dissero, "Chi sei tu per dirci queste cose?" "Non comprendete chi sono da quello che dico. Invece, siete diventati come i Giudei, che amano l'albero ma odiano i frutti, o amano i frutti ma odiano l'albero."
45. Gesù disse, "Chiunque bestemmia contro il Padre sarà perdonato, e chiunque bestemmia contro il figlio sarà perdonato, ma chiunque bestemmia contro lo spirito santo non sarà perdonato, né sulla terra né in cielo."
46. Gesù disse, "L'uva non si coglie dai rovi, né i fichi dai cardi, poiché essi non danno frutti. I buoni producono bene da quanto hanno accumulato; i cattivi producono male dalla degenerazione che hanno accumulato nei loro cuori, e dicono cose malvagie. Poiché dal traboccare del cuore producono il male."
47. Gesù disse, "Da Adamo a Giovanni il Battista, fra quanti nacquero da donna nessuno è tanto più grande di Giovanni il Battista da non dover abbassare lo sguardo. Ma vi dico che chiunque fra voi diventerà un bambino riconoscerà il regno e diventerà più grande di Giovanni."
48. Gesù disse, "Un uomo non può stare in sella a due cavalli o piegare due archi. E uno schiavo non può servire due padroni, altrimenti lo schiavo onorerà l'uno e offenderà l'altro. Nessuno beve vino stagionato e subito dopo vuole bere vino giovane. Il vino giovane non viene versato in otri nuovi, altrimenti si guasta. Non si cuce un panno vecchio su un abito nuovo, perché si strapperebbe."
49. Gesù disse, "Se due persone fanno pace in una stessa casa diranno alla montagna 'Spostati!' e quella si sposterà."
50. Gesù disse, "Beati coloro che sono soli e scelti, perché troveranno il regno. Poiché da lì venite, e lì ritornerete."
51. Gesù disse, "Se vi diranno 'Da dove venite?' dite loro, 'Veniamo dalla luce, dal luogo dove la luce è apparsa da sé, si è stabilita, ed è apparsa nella loro immagine.' Se vi diranno, 'Siete voi?' dite, 'Siamo i suoi figli, e siamo i prescelti del Padre vivente.' Se vi chiederanno, 'Qual è la prova che il Padre è in voi?' dite loro, 'È il movimento e la quiete.' "
52. I suoi discepoli gli dissero, "Quando riposeranno i morti, e quando verrà il nuovo mondo?" Lui disse loro, "Quello che aspettate è venuto, ma non lo sapete."
53. I discepoli gli dissero, "è utile o no la circoncisione?" Lui disse loro, "Se fosse utile, il loro padre genererebbe figli già circoncisi dalla loro madre. Invece, la vera circoncisione nello spirito è diventata vantaggiosa da ogni punto di vista."
55. Gesù disse, "Beato il povero, perché suo è il regno dei cieli."
56. Gesù disse, "Chi non odierà suo padre e sua madre non potrà essere mio discepolo, e chi non odierà fratelli e sorelle, e porterà la croce come faccio io, non sarà degno di me."
57. Gesù disse, "Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto una carcassa, e di chiunque ha scoperto una carcassa il mondo non è degno."
58. Gesù disse, Il regno del Padre è come un uomo che ha dei semi. Il suo nemico di notte gli ha piantato erbacce fra i semi. L'uomo non ha voluto che i braccianti gli strappassero le erbacce, ma ha detto loro, 'No, altrimenti per strappare le erbacce potreste finire per strappare anche il grano.' Poiché il giorno del raccolto le erbacce saranno molte, e saranno strappate e bruciate."
59. Gesù disse, "Beato l'uomo che si è impegnato e ha trovato la vita."
60. Gesù disse, "Guardate colui che vive finché vivete, altrimenti potreste morire e poi cercare di scorgere colui che vive, e non ne sareste capaci."
61. Vide un samaritano che portava un capretto e andava in Giudea. Disse ai suoi discepoli, "Quell'uomo [...] del capretto." Loro gli dissero, "Così che possa ucciderlo e mangiarlo." Lui disse loro, "Non lo mangerà finché è vivo, ma solo dopo averlo ucciso e ridotto a cadavere." Loro risposero, "Non potrebbe fare altrimenti." Lui disse loro, "E così pure voi, cercatevi un posto per riposare, o potreste diventare cadaveri e venire mangiati."
62. Gesù disse, "In due si adageranno su un divano; uno morirà, l'altro vivrà." Disse Salomè, "Chi sei tu signore? Sei salito sul mio divano e hai mangiato dalla mia tavola come se qualcuno ti avesse inviato."Gesù le disse, "Sono quello che viene da ciò che è integro. Mi sono state donate delle cose di mio Padre.""Sono tua discepola." "Per questa ragione io ti dico, se uno è integro verrà colmato di luce, ma se è diviso, sarà riempito di oscurità."
63. Gesù disse, "Io rivelo i miei misteri a coloro che ne sono degni. Che la vostra mano sinistra non sappia cosa fa la destra."
64. Gesù disse, "C'era un ricco che aveva molto denaro. Disse, 'Investirò questo denaro così che io possa seminare, mietere e riempire i miei magazzini con il raccolti, e che non mi manchi nulla.' Queste erano le cose che pensava in cuor suo, ma quella stessa notte morì. Chi fra voi ha orecchie ascolti!"
65. Gesù disse, "Un uomo organizzò un ricevimento. Quando ebbe preparato la cena, mandò il suo servo a invitare gli ospiti. Il servo andò dal primo e gli disse, 'Il padrone ti invita.' E quegli disse, 'Ci sono dei mercanti che mi devono dei soldi, e vengono da me stasera. Devo andare a dargli istruzioni. Lo prego di scusarmi ma non posso venire a cena.' Il servo andò da un altro e disse, 'Il padrone ti ha invitato.' Quegli disse al servo, 'Ho comprato una casa, e devo assentarmi per un giorno. Non avrò tempo per la cena.' Il servo andò da un altro e gli disse, 'Il padrone ti invita.' Quegli disse al servo, 'Un mio amico si sposa, e devo preparargli il banchetto. Non potrò venire. Lo prego di scusarmi se non posso venire.' Il servo andò da un altro e gli disse, 'Il padrone ti invita.' Quegli disse al servo, 'Ho comprato una proprietà, e sto andando a riscuotere l'affitto. Non potrò venire, Lo prego di scusarmi.' Il servo ritornò e disse al padrone, 'Quelli che avevi invitato a cena chiedono scusa ma non possono venire.' Il padrone disse al servo, 'Vai per la strada e porta a cena chiunque trovi.' Acquirenti e mercanti non entreranno nei luoghi del Padre mio."
66. Lui disse, Un [...] uomo possedeva una vigna e l'aveva affittata a dei contadini, così che la lavorassero e gli cedessero il raccolto. Mandò il suo servo dai contadini per farsi consegnare il raccolto. Quelli lo afferrarono, lo picchiarono, e quasi l'uccisero. Poi il servo ritornò dal padrone. Il padrone disse, 'Forse non li conosceva.' Mandò un altro servo, e i contadini picchiarono anche quello. Quindi il padrone mandò suo figlio e disse, 'Forse verso mio figlio mostreranno un qualche rispetto.' Poiché i contadini sapevano che lui era l'erede della vigna, lo afferrarono e lo uccisero. Chi ha orecchie ascolti!"
67. Gesù disse, "Mostratemi la pietra scartata dai costruttori; quella è la chiave di volta."
68. Gesù disse, "Quelli che sanno tutto, ma sono carenti dentro, mancano di tutto."
69. Gesù disse, "Beati voi, quando sarete odiati e perseguitati; e non resterà alcun luogo, dove sarete stati perseguitati."
70. Gesù disse, "Beati quelli che sono stati perseguitati nei cuori: sono loro quelli che sono arrivati a conoscere veramente il Padre. Beati coloro che sopportano la fame, così che lo stomaco del bisognoso possa essere riempito."
71. Gesù disse, "Se esprimerete quanto avete dentro di voi, quello che avete vi salverà. Se non lo avete dentro di voi, quello che non avete vi perderà."
72. Gesù disse, "Distruggerò questa casa, e nessuno sarà in grado di ricostruirla [...]."
73. Un uomo gli disse, "Dì ai miei fratelli di dividere con me i loro averi. "Lui disse all'uomo, "Signore, e chi mi ha nominato spartitore?" Si girò verso i discepoli e disse, "Non sono uno spartitore, vero?"
74. Gesù disse, "Il raccolto è enorme ma i braccianti sono pochi, perciò pregate il mietitore di mandare i braccianti nei campi."
75. Lui disse, "Signore, sono in molti attorno all'abbeveratoio, ma non c'è nulla nel pozzo."
76. Gesù disse, "In molti si affollano davanti alla porta, ma sarà il solitario ad entrare nella camera nuziale."
77. Gesù disse, "Il regno del Padre è come un mercante che ricevette un carico di mercanzia e vi trovò una perla. Il mercante fu accorto; vendette la mercanzia e si tenne solo la perla. Così anche voi, cercate il tesoro che è eterno, che resta, dove nessuna tarma viene a rodere e nessun verme guasta."
78. Gesù disse, "Io sono la luce che è su tutte le cose. Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie. Tagliate un ciocco di legno; io sono lì. Sollevate la pietra, e mi troverete."
79. Gesù disse, "Perché siete venuti nella campagna? Per vedere una canna scossa dal vento? E per vedere un uomo vestito in abiti raffinati, come i capi e i potenti? Quelli sono vestiti in panni raffinati, e non sanno cogliere la verità."
80. Una donna nella folla gli disse, "Fortunato il grembo che ti generò e il seno che ti nutrì." Lui le disse, "Fortunati coloro che hanno ascoltato la parola del Padre e l'hanno veramente conservata. Poiché vi saranno giorni in cui direte, 'Fortunato il grembo che non ha concepito, e il seno che non ha allattato. ' "
81. Gesù disse, "Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto un cadavere, e chi ha scoperto un cadavere è al di sopra del mondo."
82. Gesù disse, "Lasciate che chi è diventato ricco regni, e che chi ha il potere vi rinunci."
83. Gesù disse, "Chi è vicino a me è vicino al fuoco, e chi è lontano da me è lontano dal regno."
84. Gesù disse, "Le immagini sono visibili alla gente, ma la loro luce è nascosta nell'immagine della luce del Padre. Lui si rivelerà, ma la sua immagine è nascosta dalla sua luce."
85. Gesù disse, "Quando vedete ciò che vi somiglia siete contenti. Ma quando vedrete le immagini che nacquero prima di voi e che non muoiono né diventano visibili, quanto dovrete sopportare!"
86. Gesù disse, "Adamo è partito da un grande potere e una grande ricchezza, ma non era degno di voi. Perché se fosse stato degno, non avrebbe conosciuto la morte."
87. Gesù disse, "Le volpi hanno tane e gli uccelli hanno nidi, ma gli esseri umani non hanno un posto dove stendersi e riposare."
88. Gesù disse, "Quanto è misero il corpo che dipende da un corpo, e quanto è misera l'anima che dipende da entrambi."
89. Gesù disse, "I messaggeri e i profeti verranno da voi e vi daranno ciò che vi appartiene. Voi, da parte vostra, date loro quello che avete, e dite a voi stessi, 'Quando verranno a prendere quello che gli appartiene?'"
90. Gesù disse, "Perché sciacquate l'esterno della coppa? Non capite che quello che ha creato l'interno è anche quello che ha creato l'esterno?"
91. Gesù disse, "Venite a me, perché il mio giogo è confortevole e il mio dominio è gentile, e troverete la vostra pace."
92. Gli dissero, "Dicci chi sei così che possiamo credere in te." Lui disse loro, "Voi esaminate l'aspetto di cielo e terra, ma non siete arrivati a comprendere colui che è di fronte a voi, e non sapete come interpretare il momento attuale."
93. Gesù disse, "Cercate e troverete. Nel passato, comunque, non vi ho rivelato le cose che allora mi chiedeste. Ora vorrei dirvele, ma voi non le chiedete più."
94. "Non date le cose sacre ai cani, perché potrebbero gettarle sullo sterco. Non gettate perle ai porci, o potrebbero [...]."
95. Gesù disse, "Colui che cerca troverà, e chi bussa entrerà."
96. Gesù disse, "Se avete denaro, non prestatelo a interesse. Piuttosto, datelo a qualcuno da cui non lo riavrete."
97. Gesù disse, "Il regno del Padre è come una donna. Prese un po’ di lievito, lo nascose nell'impasto, e ne fece grandi forme di pane. Chi ha orecchie ascolti!"
98. Gesù disse, "Il regno è come una donna che portava una giara piena di farina. Mentre camminava per una lunga strada, il manico della giara si ruppe e la farina le si sparse dietro sulla strada. Lei non lo sapeva; non si era accorta di nulla. Quando raggiunse la sua casa, posò la giara e scoprì che era vuota."
99. Gesù disse, "Il regno del Padre è come una persona che voleva uccidere un potente. Prima di uscire di casa sfoderò la spada e la infilò nel muro per provare se il suo braccio riusciva a trapassarlo. Poi uccise il potente."
100. I discepoli gli dissero, "I tuoi fratelli e tua madre sono qui fuori." Lui disse loro, "Quelli che fanno il volere del Padre mio sono i miei fratelli e mia madre. Sono quelli che entreranno nel regno di mio Padre."
101. Mostrarono a Gesù una moneta d'oro e gli dissero, "Gli uomini dell'imperatore romano ci chiedono le tasse." Lui disse loro, "Date all'imperatore quello che è dell'imperatore, date a Dio quello che è di Dio, e date a me quel che è mio."
102. "Chiunque non odia padre e madre come me non può essere mio discepolo, e chiunque non ama padre e madre come me non può essere mio discepolo. Poiché mia madre [...], ma la mia vera madre mi ha dato la vita."
103. Gesù disse, "Maledetti i Farisei! Sono come un cane che dorme nella mangiatoia: il cane non mangia, e non fa mangiare il bestiame."
104. Gesù disse, "Beati quelli che sanno da dove attaccheranno i ribelli. Possono organizzarsi, raccogliere le risorse imperiali, ed essere preparati prima che i ribelli arrivino."
105. Dissero a Gesù, "Vieni, oggi preghiamo, e digiuniamo." Gesù disse, "Quale peccato ho commesso, o di quale impurità mi sono macchiato? Piuttosto, quando lo sposo lascia la camera nuziale, allora lasciate che la gente digiuni e preghi."
106. Gesù disse, "Quando farete dei due uno diventerete figli di Adamo, e quando direte 'Montagna, spostati!' si sposterà."
107. Gesù disse, "Il regno è come un pastore che aveva cento pecore. Una di loro, la più grande, si smarrì. Lui lasciò le altre novantanove e la cercò fino a trovarla. Dopo aver faticato tanto le disse, 'Mi sei più cara tu di tutte le altre novantanove.'"
108. Gesù disse, "Chi berrà dalla mia bocca diventerà come me; io stesso diventerò quella persona, e tutte le cose nascoste gli si riveleranno."
109. Gesù disse, "Il regno del Padre è come una persona che aveva un tesoro nascosto nel suo campo ma non lo sapeva. E quando morì lo lasciò a suo figlio. Il figlio non ne sapeva nulla neanche lui. Diventò proprietario del campo e lo vendette. L'acquirente andò ad arare, scoprì il tesoro, e cominciò a prestare denaro a interesse a chi gli pareva."
110. Gesù disse, "Lasciate che chi ha trovato il mondo, ed è diventato ricco, rinunci al mondo."
111. Gesù disse, "I cieli e la terra si apriranno al vostro cospetto, e chiunque è vivo per colui che vive non vedrà la morte."Non dice Gesù, "Di quelli che hanno trovato se stessi, il mondo non è degno?"
112. Gesù disse, "Maledetta la carne che dipende dall'anima. Maledetta l'anima che dipende dalla carne."
113. I suoi discepoli gli chiesero, "Quando verrà il regno?" "Non verrà cercandolo. Non si dirà 'Guarda, è qui!', oppure 'Guarda, è lì!' Piuttosto, il regno del Padre è sulla terra, e nessuno lo vede."

Tratto dal sito
L'Occhio di Ra