"L'uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"
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Gli alieni nell'ufologia religiosa

L’ufologia religiosa nasce dai messaggi e dall’attività dei contattisti: essi sono degli uomini che sostengono di aver incontrato gli alieni in più di un’occasione e di avere ricevuto da essi la missione di far conoscere agli abitanti della Terra i messaggi degli alieni. I contattisti possono essere considerati a tutti gli effetti dei “nuovi profeti” o per meglio dire “i profeti dell’era spaziale”. Infatti per molti versi è quasi impossibile distinguerli da altri tipi di profeti in quanto la struttura del loro sistema di credenze ed i miti che li circondano come individui sono molto simili a quelli riscontrabili nel profetismo tradizionale riscontrabile nelle religioni del passato. Considerando il fatto che il contattista, come tutti gli altri tipi di profeti, deve far presa sugli uomini che entrano in contatto con lui, possiamo dire che il “carisma” deve essere la qualità fondamentale di ogni contattista come di qualsiasi altro profeta. D’altra parte lo stesso termine “contattista” fa riferimento al fatto che egli ha il compito di essere il mediatore tra la dimensione umana e quella del “supra” (nel caso dei contattisti la dimensione del “supra” è costituita dai messaggi degli alieni considerati entità superiori agli uomini non solo dal punto di vista tecnologico e scientifico ma anche da quello spirituale e religioso). Di conseguenza il contattista non si considera un semplice predicatore ma un profeta che agisce per conto di entità aliene. Pertanto i contattisti possono essere inseriti nel contesto più ampio del “pattern profetico” presente nella sociologia della religione di Max Weber. Weber individua due tipi fondamentali di profeti: il tipo dell’ “emissario” e quello dell’ “esemplare”. Il primo tipo di profeta è un personaggio che è convinto di avere ricevuto dalla dimensione del “supra” un messaggio di grande importanza per l’intera umanità e di conseguenza ritiene anche di avere ricevuto la missione di far conoscere tale messaggio al maggior numero possibile di individui. Per quanto riguarda il secondo tipo di profeta l’accento è posto su altre caratteristiche in quanto la sua autorità religiosa non si basa sui contatti con la dimensione del “supra” ma sul fatto che egli evidenziando determinati comportamenti serve da esempio per tutti i suoi seguaci. Tale tipo di profeta non ritiene di aver avuto una missione da parte di esseri superiori agli uomini ma le dottrine che predica non sono frutto di una rivelazione ma delle sue riflessioni personali e delle sue esperienze. I contattisti rientrano senza dubbio nella categoria weberiana dell’ “emissario”.

Dopo tali considerazioni di carattere generale riguardanti i contattisti cercheremo ora di prendere in considerazione le caratteristiche che vengono attribuite agli alieni da alcuni contattisti cominciando da George Adamski che deve essere considerato il primo contattista della storia dal momento che egli sostenne di aver avuto il primo incontro con gli alieni nel 1952 mentre insieme ad alcuni amici si trovava in auto nel deserto della California. Prima di tale incontro Adamski aveva visto degli UFO in varie occasioni ma non è questa la sede per parlare di tali avvistamenti ufologici da parte di Adamski in quanto siamo interessati a mettere in evidenza che egli definì gli alieni “Fratelli dello Spazio”: tale definizione deve essere considerata il primo concetto di alieno presente nell’ufologia religiosa. In sintesi per Adamski gli alieni erano dei fratelli maggiori degli esseri umani cosicché il concetto di “fratellanza” veniva esteso agli abitanti degli altri pianeti mentre nella religione cristiana tale concetto viene applicato solamente agli abitanti della Terra. Adamski sosteneva che gli alieni provenienti dagli altri pianeti del sistema solare insistevano sul fatto che i Terrestri dovevano rinunciare ad ogni tipo di guerra ed anche agli esperimenti nucleari al fine di non causare gravissimi danni ecologici (le problematiche ecologiche rivestono grande importanza nell’ufologia religiosa soprattutto negli anni ‘50 e ’60). Molto interessante dal punto di vista della storia delle religioni risulta il fatto che le dottrine che Adamski afferma di aver ricevuto dagli alieni sono in gran parte riconducibili a quelle che Adamski sosteneva prima dell’entrata in scena dei dischi volanti e dei “Fratelli dello Spazio”. Adamski aveva un notevole interesse per la Teosofia tanto che fondò prima del suo preteso incontrò con gli alieni il Royal Order of Tibet all’interno del quale egli insegnava dottrine riguardanti la perfetta padronanza sugli eventi della propria vita. La matrice teosofica di tali dottrine è indiscutibile: dopo il suo incontro con gli alieni Adamski continuò a professare dottrine di matrice teosofica sebbene egli adottasse un linguaggio di tipo fantascientifico derivante dal fatto che egli divenne un contattista. Particolarmente interessante per la storia delle religioni e della sociologia della religione è il racconto di Adamski riguardante il lontano passato della Terra: tale racconto che ora prenderemo in considerazione può essere considerato un vero e proprio “mito delle origini” (i “miti delle origini” sono presenti in tutte le religioni e si riferiscono alla dimensione del “prius” ovvero a ciò che è accaduto all’origine della storia del genere umano).In tale mito Adamski sostiene che la Terra era agli inizi abitata da coloni provenienti da altri pianeti in quanto essa fu l’ultimo pianeta del sistema solare a diventare abitabile. Tuttavia dopo alcune centinaia di anni a causa di cambiamenti climatici la maggior parte degli abitanti abbandonò la Terra. Quelli che rimasero a poco a poco degenerarono e dovettero accettare di abitare nelle caverne. Dopo un certo periodo di tempo a causa di nuovi sconvolgimenti climatici essi si estinsero. Dopo molto tempo la Terra divenne nuovamente abitabile ma i nuovi coloni erano criminali provenienti da vari pianeti che vennero deportati sulla Terra diventata una specie di prigione dove venivano confinati i criminali e le persone malvagie provenienti da altri pianeti. Nei secoli successivi i discendenti di tali individui divennero persone oneste con l’aiuto dei “Fratelli dello Spazio”. Ma tale “Età dell’oro” durò per poco tempo in quanto guerre, conflitti razziali, corruzione ricominciarono a dominare sulla Terra e diedero origine al mondo così come oggi lo conosciamo. Di conseguenza oggi i “Fratelli dello Spazio” vengono sulla Terra per aiutare gli uomini ad uscire da questo periodo difficile così come hanno fatto in passato. Allo scopo di aiutare gli uomini essi o decidono di reincarnarsi sulla Terra oppure vengono su di essa con le astronavi e vivono in incognito sulla Terra occupando posti importanti sia nel mondo politico sia nel mondo economico e sia nelle attività di tipo assistenziali. Adamski sosteneva che i vari pianeti dell’universo sono delle scuole nelle quali gli individui imparano determinate lezioni. Per il contattista la Terra deve essere paragonata ad un asilo infantile e pertanto si reincarnano sulla Terra gli individui che si trovano a livelli molto bassi della scala dell’evoluzione spirituale. Concludiamo il discorso su Adamski mettendo in evidenza che nel “mito delle origini” che abbiamo esposto in precedenza è riscontrabile il concetto di “colpa antecedente” molto importante nella storia delle religioni. Per “colpa antecedente” nella storia delle religioni si intende una colpa commessa alle origini della storia dell’umanità che fa sentire le sue conseguenze anche nel presente (vedasi il Peccato Originale nella religione cristiana). Nel caso del “mito delle origini” di Adamski la “colpa antecedente” è rappresentata dal fatto che gli antenati degli attuali abitanti della Terra erano criminali provenienti da vari pianeti ragion per cui la tendenza degli attuali abitanti della Terra a essere malvagi dipende dalla malvagità dei loro antenati (la natura corrotta di tali antenati è la “colpa antecedente” che condiziona negativamente il comportamento degli attuali abitanti della Terra).

Prenderemo ora in considerazione il concetto di alieno presente nell’ufologia New Age: in tale tipo di ufologia religiosa gli alieni sono considerati gli araldi della Nuova Era in quanto hanno il compito di favorire ed accelerare l’avvento dell’Età dell’Acquario. Dobbiamo mettere in evidenza che l’ufologia New Age tende ad avere un concetto degli alieni che privilegia l’aspetto spirituale facendo passare in secondo ordine gli aspetti tecnologici e scientifici collegati con la fenomenologia ufologica. Nell’ambito dell’ufologia New Age esistono concetti di particolare importanza che ora prenderemo in considerazione e che riguardano essenzialmente il modo in cui vengono stabiliti i contatti tra alieni e terrestri e le modalità con le quali gli alieni intendono favorire l’avvento della Nuova Era (vogliamo premettere che secondo l’ufologia New Age diverse razze di alieni sono in contatto con gli esseri umani anche se il livello spirituale di tali razze di alieni non è lo stesso dal momento che esistono alieni molto evoluti spiritualmente ma anche extraterrestri situati più in basso nella scala dell’evoluzione spirituale. Inoltre alcune razze di alieni abitano il nostro universo mentre altre vivono in altre dimensioni). Grande importanza nell’ufologia New Age riveste il “channeling” che è una forma moderna di spiritismo nel quale i medium ricevono messaggi non solo dagli spiriti ma anche da alieni, fate, gnomi, elfi, angeli, etc. . Secondo gli acquariani gli alieni utilizzano il “channeling” per trasmettere ai terrestri messaggi finalizzati a favorire l’avvento dell’Età dell’Acquario. Tali messaggi, come altre attività degli alieni secondo il New Age dovrebbero determinare il raggiungimento di quello che gli adepti del New Age definiscono il “livello critico” raggiunto il quale l’umanità potrà entrare nella Nuova Era (per raggiungere tale livello è necessario che gli alieni facciano in modo che un certo numero di abitanti della Terra raggiunga un livello spirituale molto superiore a quello attuale). Il “channeling” negli ambienti acquariani ha creato un nuovo modello di “religiosità selvaggia” in quanto chiunque può diventare un “nuovo profeta” dichiarando di aver ricevuto rivelazioni di particolare importanza per gli esseri umani da ogni tipo di entità ivi compresi gli alieni. Grande importanza nell’ufologia New Age deve essere attribuita agli incontri con gli alieni che avvengono per mezzo dei viaggi astrali durante i quali gli acquariani sostengono di essere in grado non solo di viaggiare sulle astronavi degli alieni ma anche di visitare vari pianeti dove esistono civiltà aliene utilizzando il corpo astrale. Dobbiamo dire che non sono pochi gli adepti del New Age che sostengono di aver avuto numerose informazioni sulle strutture politiche, economiche e sociali esistenti in molte civiltà aliene ed inoltre tali adepti sostengono anche di essere in grado per mezzo dei viaggi astrali di tornare indietro nel tempo e di conseguenza avere informazioni sulla cultura e sulla società esistenti in un dato pianeta anche nel lontano passato nonché in un futuro più o meno lontano.In sintesi possiamo dire che nell’ufologia New Age quello che viene definito lo “studio spirituale” degli UFO e delle civiltà aliene avviene utilizzando sia il “channeling” sia i viaggi astrali. Tale “studio spirituale” non è finalizzato solamente a rispondere alle domande relative alle civiltà aliene ma è considerato uno dei modi per determinare la “modifica dei paradigmi”, condizione essenziale per permettere all’umanità di entrare nella Nuova Era e per eliminare tutti quegli aspetti appartenenti all’Età dei Pesci che ostacolano l’avvento della Nuova Era.

Molta importanza nell’ufologia New Age rivestono le teorie di Brad Steiger i cui libri hanno condizionato moltissimo gli individui che appartengono agli ambienti del New Age. Steiger afferma che gli extraterrestri stanno aiutando gli uomini della Terra ad entrare nell’Età dell’Acquario accettando di reincarnarsi sulla Terra al fine di vivere tra gli uomini e favorire con le loro azioni e con le loro battaglie intellettuali l’avvento della Nuova Era. Tali alieni che hanno accettato di reincarnarsi sulla Terra vengono definiti da Steiger “ Gente delle Stelle”. Molti di tali individui non hanno una chiara memoria delle proprie origini aliene ma acquistano la consapevolezza di essere degli extraterrestri reincarnatisi sulla Terra col passare degli anni. Essi devono svolgere una missione particolare ma molto spesso impiegano molti anni per comprendere quale è la missione che è stata loro assegnata. Molto spesso tali individui diventano consapevoli della loro origine aliena e del tipo di missione che devono svolgere sulla Terra sottoponendosi alla regressione ipnotica o attraverso rivelazioni di vario genere (ad esempio per mezzo del “channeling” o per mezzo di informazioni ricevute per via telepatica). Dobbiamo dire che questo concetto di “Gente delle Stelle” elaborato da Brad Steiger ha determinato notevoli fenomeni di contagio psichico e di imitazione sociale negli individui che appartengono al New Age che molto spesso si sottopongono alla regressione ipnotica perché ritengono di essere alieni che hanno accettato di reincarnarsi sulla Terra. Tale tipo di convinzione deriva molto spesso non solo dal “channeling” ma anche dal fatto che gli individui in questione si sentono diversi dagli altri uomini, considerano noiose e primitive le abitudini esistenti sulla Terra tanto da provare un notevole disagio psichico ed inoltre interpretano in maniera certamente strumentale alcuni eventi della loro vita. In sintesi possiamo dire che il fenomeno mitopoietico collegato all’esistenza della “Gente delle Stelle” ha assunto caratteristiche sempre più complesse in gran parte riconducibili a quel fenomeno che in un nostro libro abbiamo definito “fame di miti”. Concludiamo il nostro discorso sull’ufologia New Age mettendo in evidenza che in essa ha acquistato sempre più importanza la credenza nell’esistenza dei “Walk-ins” ovvero individui terrestri che vengono letteralmente posseduti da alieni che prendono il controllo dei loro corpi e delle loro menti. In sintesi i “Walk-ins” sono sotto il controllo degli alieni che si servono di essi per facilitare l’arrivo della Nuova Era (tale concetto ricorda quello presente in alcuni film di fantascienza nel corso dei quali gli alieni si impossessavano della mente e del corpo dei terrestri allo scopo tuttavia non di favorire l’evoluzione spirituale del pianeta ma di conquistare la Terra). Tuttavia per lo storico delle religioni il concetto di “Walk-ins” non è altro che una variante che risente degli influssi della fantascienza del concetto di possessione presente in molte religioni ivi compresa quella cattolica che ha sempre dato molta importanza alla possessione demoniaca.

Nell’ufologia religiosa è presente anche il concetto di alieno inteso come creatore del genere umano al posto di Dio come ad esempio sostiene Rael le cui dottrine prenderemo in considerazione. Il dogma principale di tale religione ufologica è la negazione dell’esistenza di Dio dal momento che gli uomini non sono stati creati da Dio ma dagli extraterrestri: infatti a detta di Rael molti millenni or sono gli extraterrestri hanno imparato a creare la vita umana in laboratorio mediante tecniche genetiche. Ma a quel tempo una parte degli abitanti del pianeta degli extraterrestri si scandalizzò a causa di tale scoperta e obbligò gli scienziati alieni ad utilizzare la Terra come laboratorio per i loro esperimenti di genetica. In seguito a tali esperimenti venne creato l’uomo che tuttavia si dimostrò troppo aggressivo e per tale ragione venne scacciato dal laboratorio costruito dagli alieni che altro non era che quello che nella Bibbia viene definito Paradiso Terrestre. Nel frattempo gli scienziati alieni stabilirono che la loro creazione più riuscita era stata quella del popolo di Israele che per tale ragione divenne il popolo eletto tanto che alcuni alieni si unirono sessualmente alle figlie di Israele generando i cosiddetti giganti. Tuttavia sul pianeta degli Elohim (gli extraterrestri) il capo del partito di opposizione che altro non era che Satana richiese la distruzione degli esseri umani. Dopo lunghe discussioni prevalse l’opinione di Satana e fu deciso di distruggere gli esseri umani causando il diluvio universale per mezzo di un bombardamento di tipo nucleare. Nel frattempo un gruppo di extraterrestri decise di salvare alcuni esseri umani a bordo dell’arca di Noé che in realtà era un’astronave aliena. Dopo il diluvio gli Elohim si resero conto di essere stati a loro volta creati da altri extraterrestri e pertanto decisero di non distruggere più per nessuna ragione gli uomini: anzi inviarono sulla Terra alcuni messaggeri quali Mosé, Gesù, Buddha, Maometto ed infine lo stesso Rael che afferma di essere l’ultimo e il più grande messaggero degli alieni (Rael sostiene di essere figlio del capo degli alieni che avrebbe avuto rapporti sessuali con la madre di Rael). Secondo Rael tutti gli uomini sono controllati dalla nascita alla morte dagli Elohim attraverso sofisticate apparecchiature elettroniche cosicché dopo la morte i meritevoli saranno ricreati con tecniche genetiche dagli extraterrestri sul pianeta degli alieni dove condurranno una vita felice mentre i malvagi saranno a loro volta ricreati ma per subire dei castighi. Vogliamo mettere in evidenza un fatto di grande importanza: la religione ufologica fondata da Rael anche se proclama di essere comprensibile solamente agli uomini evoluti scientificamente promette la stessa cosa che hanno promesso quasi tutte le religioni del passato ovvero la vita eterna: certamente non si tratta di una vita eterna basata sull’immortalità dell’anima ma dovuta alle conoscenze scientifiche degli extraterrestri. Concludiamo il nostro discorso sulla religione raeliana mettendo in evidenza che essa richiede ai suoi adepti una grande sottomissione non a Dio ma allo stesso Rael che tra l’altro sostiene in campo politico teorie assolutamente incompatibili con la democrazia.

di Giovanni Pellegrino20 Mag, 2008 at 11:28 AM

tratto dal sito Altrogiornale

Ma voi chi dite che io sia ?

Un percorso che dal Cristianesimo delle origini arriva sino ai giorni nostri. Il Primo concilio di Nicea è stato il primo concilio ecumenico del mondo cristiano, secondo la prassi del Concilio di Gerusalemme di età apostolica. Convocato (e presieduto) dall'imperatore Costantino I, preoccupato dalle dispute tra cristiani che stavano minacciando l'unità dell'impero, ebbe inizio il 20 maggio del 325; i partecipanti provenivano in maggioranza della parte orientale dell'Impero.
La grande invenzione

IL CREDO DI NICEA Io credo in Dio Padre Onnipotente, creatore del Cielo e della Terra; e in Gesú Cristo Suo unico figliolo, nostro Signore, il quale fu concepito per opera e virtù dello Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocefisso; morto e seppellito, risalì al Cielo ove siede alla destra di Dio Padre Onnipotente; di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti. Io credo nello Spirito Santo, nella Santa Chiesa Universale, nella Comunione dei Santi, nella remissione dei peccati, nella resurrezione delle carne, nella Vita Eterna.

tratto da Arcangeli e Demoni

Quali Alieni?

Perché gli “alieni” non si vedono? La risposta è semplice: sono su livelli che non emettono luce elettromagnetica. Gli “alieni” esistono. Abitano il cospicuo 95% che non vediamo, ma che oggi è persino calcolato, cioè partecipano agli infiniti livelli di realtà. Per essere reale, ogni livello deve avere i suoi osservatori coscienti e partecipi del livello stesso. E’ una legge di natura, riconosciuta dal principio di indeterminazione alla base della fisica quantica. Per comprendere allora quali sono i diversi tipi di “alieni”, dobbiamo comprendere la natura quantica della Natura ed anche il significato della parola “alieno”. “Alieni” potremmo essere anche noi “terrestri”. La fisica quantica ci spiega che ogni atomo, simile ad un minuscolo sistema solare, possiede infiniti livelli di energia. Che dire se il sistema solare fosse un Atomo gigante? E’ un’ipotesi semplice, ovvia e … sconvolgente. Un fatto è certo. Non c’è alcun confine che possa dividere il piccolo dal grande. Per legge di natura, la stessa informazione penetra il grande universo e il piccolo uomo, il grande sistema solare e il piccolo atomo. Se il sistema solare è un Atomo gigante, i tanti “misteri” delle scienze, delle religioni e persino quelli della storia umana si spiegano tutti (Storia Quantica). Un atomo possiede infiniti livelli di energia e può saltare dall’uno all’altro. E’ scritto anche nei testi scolastici; il “salto” è da un livello inferiore ad un altro superiore, se assorbe energia; è viceversa se invece la cede. Di quell’Atomo gigante che è tutto il sistema solare, abbiamo osservato solo il livello di energia minima, quello che riflette la luce elettromagnetica, il livello povero di Luce pesante (Z°), almeno, per tutto l’Inverno nucleare. E gli altri livelli? Sono tutti vivi e pieni di osservatori intelligenti. Alieni? No, cittadini cosmici, quali siamo in potenza noi, terrestri. Potrebbero essere i Creatori di questa e delle altre “realtà” virtuali. Il mondo che vediamo non è reale; è solo un film, una Matrix ove appaiono le “immagini residue di sé”. Lo spiega bene Morpheus a Neo, nel film “Matrix” […]

Gli uomini sembrano tutti uguali, ma non lo sono. Il corpo biologico umano è solo un involucro, composto da materia nucleare che riflette la luce elettromagnetica, l’unico tipo di luce che vediamo. Alla nascita sembra un tenero piccolo bimbo, ma il velo elettromagnetico può nascondere altri corpi, “sottili”, già adulti dello stesso bimbo; corpi comunque tutti parte dell’Uno… . Anche questi non sono veri “alieni”, dunque, ma solo le diverse porzioni dello stesso individuo, i suoi aspetti inconsci e subconsci; potrebbero essere, in alcuni casi, personalità multiple dotate, ciascuna, di diversa sensibilità. Ciò che distingue gli uomini tra loro non è tanto la loro forma, più o meno simile per tutti, ma la capacità di sentire le emozioni, di provare l’amore cosmico, di sentire l’unità. Il vero alieno è chi è alienato dalla Vita, non sente le emozioni, non ha amore e compassione per sé e per gli altri: la “conoscenza” ufficiale che ignora il significato della vita, della morte e della coscienza. La natura quantica dell’Atomo-sistema solare rivela tuttavia qualcosa di più: i veri alieni e cioè i veri alienati. Tra un livello di energia e l’altro c’è un gap, un “salto” di energia. Nel grande Atomo solare, il gap è l’interspazio tra il livello visibile e quelli invisibili, il non-tempo, eternità a bassa energia, senza più diretto contatto con la Vita. L’Interspazio è fuori tempo ed anche fuori Legge, cioè alieno alle leggi vitali che consentono alle specie di amarsi, accoppiarsi e di riconoscersi parte dell’Uno. E’ lì, nell’interspazio senza tempo, nascosti dal velo elettromagnetico che si nascondono i veri alieni. Costoro sono gli alieni parassiti che “vivono” in eterno sfruttando l’energia vitale degli uomini, gli “dei” falsi e bugiardi che rubano e nascondono l’esistenza del Fuoco all’umanità; sono gli autori della “conoscenza” ufficiale e forse anche della Bibbia, il testo alla base delle tre grandi religioni monoteiste del pianeta (cristiana, mussulmana ed ebrea). Rappresentano il “dio” punitivo e vendicativo che miliardi di umani venerano e temono. Questi alieni, da millenni, si credono i proprietari del pianeta Terra; controllano l’umanità con la strategia del terrore, il modo migliore per ottenere ubbidienza cieca. Sono alieni eterni ed oggi anche disperati … perché si sentono scoperti. Sanno che l’inverno nucleare ha una fine e che, con il disgelo, sparisce il velo elettromagnetico che li proteggeva prima dalla vista umana; perciò diventano visibili […]. La loro presenza si rivela in molti eventi cruciali della storia, che puntualmente, impedisce il concretizzarsi di ogni processo di pace e l’avvio di relazioni amichevoli tra gli uomini. Sono gli artefici dell’Impero che è inutile combattere. E’ invece importante riconoscere la loro vera arma: la “conoscenza” parziale, falsa e distorta […]

Oggi la Vita sta evolvendo, ricomponendo l’unità dei Suoi tanti livelli di realtà, cioè eliminando gli interspazi dove si annidano gli alieni parassiti. Per gli umani è l’opportunità eccezionale di divenire coscienti della Forza e degli infiniti mondi o livelli di realtà, cioè di integrare la propria porzione “terrestre” con quelle “aliene”. Per gli alieni veri, parassiti, è la fine; non sono più al riparo, cioè nascosti dal velo illusorio, elettromagnetico. Devono inventare qualcosa: o lo scudo stellare, altre guerre od anche il panico dell’Apocalisse. Gli umani che amano la Vita, stanno per scoprire la vera grande Risorsa che muove l’intero Universo Organico […] “Potrete fare come me e cose più grandi di me …” è scritto nei Vangeli. E’ stato definito un miracolo e riservato a “Dio”. Gesù Cristo aveva dichiarato di essere un re e che il suo regno non era di questo mondo […] Oggi tutto l’Atomo-sistema solare sta compiendo un salto quantico ad un livello di energia superiore, un balzo nel futuro. Questo splendido e verde “Elettrone” che è la Terra, sta assorbendo l’Energia “debole” necessaria per compiere il salto. L’evento cambia la geostoria: è il processo che il paradigma dominante sulla Terra ha sempre tenuto nascosto […] Stiamo vivendo il transito dallo stato opaco, che genera ignoranza e confusione, a quello cristallino, che lascia trasparire l’unità, l’infinita eterna realtà. La Terra oggi è in “viaggio”, sta ascendendo verso un nuovo Universo, “nuovo” per la mente umana, ma non per la porzione inconscia che già la vive. Il “viaggio” è imprevedibile e dipende anche da noi umani, cioè dalla nostra volontà di ascendere o meno. Indubbiamente il futuro sarà travolgente e di certo migliore del passato. Sarà presto evidente che la “realtà” è un film che oscilla tra il tragico e il comico. Basta osservare chi dirige oggi il set cinematografico, il governo USA, sempre pronto a scatenare guerre, a fabbricare il “nemico” di turno, ogni volta diverso, ma sempre imprendibile. Non gli importa infatti di vincere, ma di mantenere il controllo, cioè la paura. Il copione si ripete ormai invariato da più di un secolo. Il “nemico” serve a giustificare gli eserciti dislocati sul pianeta, un’economia insostenibile, basata sullo sfruttamento dell’uomo e centrata sull’industria bellica. La scienza ufficiale è funzionale alla stessa politica. C’è anche una scienza sana e saggia, ma è senza microfono e senza finanziamenti. TV, trasmissioni televisive, riviste di divulgazione sono quasi tutte nelle mani di chi promuove la scienza servile ed emargina quella saggia. Dotato di alta tecnologia il “potere” dell’impero sembrava ineluttabile; eppure l’Impero ha un tallone d’Achille, anzi più d’uno. Non ha più il consenso dei terrestri. La brutale ed arrogante prepotenza dell’Impero è assenza del Fuoco vero e, soprattutto, incapacità di usarlo; in verità l’Impero è senza vita, è come un malato terminale. Chi crede alla “conoscenza” ufficiale, cioè all’Impero, gli dà vita. Sembra un paradosso, ma gli danno vita, cioè realtà, anche quelli che lo combattono […]

Oggi possiamo immaginare, progettare e creare un futuro nuovo, senza confini ed eserciti, un mondo che sappia finalmente rispettare e soddisfare i bisogni reali dell’umanità. Oggi c’è l’Energia per superare gli schieramenti ed intraprendere la terza via, l’Energia della Vita, la vera grande Risorsa, la coscienza che siamo noi, umani, gli autori della realtà. Possiamo creare un nuovo mondo. Possiamo, perché c’è chi ha già intrapreso la quarta via e cioè chi è cosciente dell’immortalità e dell’eterna realtà. INNER POWER (Potere Interiore, ndr) può essere la sigla di chi vuole creare un nuovo mondo e ne riconosce i principi: amicizia, rispetto, lealtà, sincerità, trasparenza, cioè tutte le doti che derivano dalla coscienza di essere parte di un Organismo. L’evento è la nascita della coscienza che tutti siamo parte dell’Uno, di un unico Organismo cosmico. La “conoscenza” non è solo un “peccato”; è il “potere” reale che acceca la mente umana e rende il massacro reciproco ogni giorno più folle e assurdo. Lo stesso “potere” alimenta la “battaglia delle idee”, utile a cambiare i volti di chi “lo” gestisce, ma non a cambiare sistema e tanto meno a eliminare le cause della povertà, della fame e dell’ingiustizia che affliggono l’umanità. Oggi, […], l’uomo sta per risvegliarsi dalla sua ipnosi millenaria. La concezione meccanica e divisa della “realtà” ha creato guerre e follie delle quali gli uomini coscienti si stanno rendendo conto. La divisione tra i pochi “potenti”, i primi, ed i miliardi di impotenti è sempre più evidente. Quelli di mezzo nutrono la speranza che la guerra finisca presto e non vedono la propria ipocrisia nel chiamare “pace” solo il silenzio delle armi. Perché non parlare di disarmo? […] La divisione è falsa; è inventata da una “conoscenza” che ignora il Messaggio vero della Natura, da una morale che esalta le apparenze e trascura la sostanza, separa la mente dal corpo, gli uomini dalle donne, inducendoli a rifugiarsi nella famiglia. Oggi la famiglia si sta dissolvendo; è uno dei tanti segnali del cambiamento in atto; è la fine del vecchio mondo ed il transito ad una società nuova di donne ed uomini liberi che si amano, si rispettano, si autorganizzano e non creano più false divisioni tra i ruoli familiari e sociali. Il “potere” è in fondo la paura di essere liberi; non tanto dalla famiglia che ormai conta poco, ma dai vincoli economici, dalle tante dipendenze che sono da verificare e non “religioni” alle quali credere. Il “potere” è in uno stato di acuta follia; è un altro dei tanti segni dell’Apocalisse, non la fine del mondo, ma il crollo delle menzogne che lo hanno reso un inferno.

Articolo estratto dal libro “UNIVERSO ORGANICO” di Giuliana Conforto (ed. Noesis)
tratto da Animazen

Il Gesù nascosto

Lo gnosticismo sostiene che il mondo è controllato dagli arconti, fra i quali alcune correnti gnostiche pongono il Dio dell'Antico Testamento, che tiene l'uomo prigioniero di proposito o accidentalmente. Il Pleroma paradisiaco è la totalità di tutto ciò che consideriamo "divino", emanato da Dio, l'Eterno Principio Divino. Il Pleroma è spesso indicato come la Luce che esiste "al di sopra" (non in senso spaziale) del nostro mondo, occupata da esseri divini che sono autoemanati dal Pleroma stesso, gli Eoni. Questi esseri vengono a volte descritti come eoni, a volte come arconti. Gesù viene considerato come un eone intermedio che fu inviato, insieme alla sua controparte Sophia (Dea della sapienza), dal Pleroma per aiutare l'umanità a recuperare la conoscenza perduta delle sue origini divine è riportarla all'unità col Pleroma. Il Pleroma è, così, un elemento centrale della cosmologia religiosa gnostica. Ad ogni Eone viene dato un nome (a volte molti) ed una controparte femminile (gli gnostici vedevano la Divinità e la Completezza in termini di unione maschio/femmina). Il Mito Gnostico prosegue dicendo come la controparte femminile dell'eone Saggezza, Sophia si separò dal Pleroma per generare il Demiurgo, partorendo così il mondo materiale. Il termine Pleroma viene usato anche nella lingua greca e dalla Chiesa greca Ortodossa poiché la parola compare nel libro dei Colossesi. Coloro che sostengono che San Paolo era uno gnostico, come Elaine Pagels dell'Università di Princeton, vedono il riferimento in Colossesi come qualcosa da interpretare in senso gnostico. Secondo una certa variante, il pleroma sarebbe personificato nelle figurazioni di Abraxas (ritenuto comunque secondo la Gnosi un'icona della Dominazione arcontica in questo regno dimensionale).

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LE VERITA' SU GESU' SEPOLTE DALLA CHIESA



o completo nelle 6 parti


Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi".
(VANGELO DI TOMMASO)

I VANGELI APOCRIFI

La natura multidimensionale della vita

Alcune riflessioni sull'essenza divina dell'essere umano aprono uno spiraglio di luce sul percorso di unione tra scienza e spiritualità. Alle soglie del nuovo millennio, la tecnologia è stata ampliamente applicata in tutti i settori. La scienza, nella seconda metà di questo secolo, ha tratto numerose risposte dalla ricerca, pertanto la tecnologia che verrà impiegata nel futuro porterà a nuove realizzazioni ritenute un tempo fantascientifiche. Dunque, l'uomo si lancia verso l'ignoto. Ma chi è quest'uomo? Lo conosciamo veramente bene? Con un microfono in mano, collegato ad un registratore, proviamo ad intervistare alcuni passanti. "Scusi, lei sa chi è l'uomo?"
Al primo impatto la domanda sembra tanto banale che le persone hanno un attimo di incertezza, pensando ad una burla. Poi, qualcuno, un po' seccatamente risponde: "… ma… io, … lei, … noi tutti, non vede?" lasciando palesemente intendere "che sciocco!". Certamente, per i pigri mentali, il tutto lascia già presagire una lettura noiosa, ma al ricercatore attento, con una mentalità aperta, sono possibili alcune riflessioni. Aprendo un piccolo spiraglio di luce che merita tutta l'attenzione per essere indagato, appreso ed interiorizzato.


L'Uomo di luce: Sono stati fatti tanti passi avanti nella scienza, nelle tecnologie, nelle arti, nello stato sociale, ma pochi nella conoscenza dell'Uomo. La parte fisica ha prevalso su l'intimo sentire e la coscienza dell'uomo è rimasta in un profondo torpore. Purtroppo le credenze religiose ed alcuni teologi che maggiormente avrebbero dovuto elevare, approfondire il pensiero, la conoscenza sulle Realtà dell'Uomo & Dio, invece sonnecchiano, nicchiano, riproponendo vecchi dogmi ossidati dal tempo.
Cerchiamo di interpretare meglio quella che definiamo ipocrisia della scienza e delle religioni. La prima vuole Dio per misurargli la "febbre", per affermare che esiste, scartando a priori la verità assoluta, la Causa Prima da cui tutto prende vita sotto molteplici forme e stadi vibratori. La scienza, difatti è costretta a negare se stessa ogni qual volta supera un limite non previsto su quanto appena scoperto. Secondo, le religioni, pur essendo così presuntuose nell'affermare che ognuna di loro è la sola ed unica depositaria del VERBO, non collaborano con la scienza in campi di ricerca validi, trincerandosi dietro imposizioni di fede. Assistiamo ancora una volta al "gioco dei ruoli e delle parti" e la verità divina viene confusa, addomesticata, adattata, imposta. Chi ha il coraggio di contrastare i padri della scienza e delle religioni, con verità dello spirito è tacciato di insipienza o di eresia. Si cerca il divino con i cinque sensi, con una coscienza ancora troppo circoscritta e poco aperta. Per la Sua natura, Dio deve essere ricercato nell'eterno, nell'infinito. Per avvicinarsi a queste qualità divine, un aiuto ci viene dalla consapevolezza delle multidimensionalità nella quale la vita spesso si manifesta. Quando l'uomo inizia a ricercare questi aspetti, scopre che lo spazio ed il tempo intesi sul piano fisico sono relativi e danno unicamente la sensazione di un illusorio divenire. I valori della vita che diversamente si manifestano nelle dimensioni più sottili cambiano, nella nostra coscienza il concetto di essere e non del divenire. Questo salto di qualità ci fa superare un grande limite proprio della dimensione fisica: lo scorrere del tempo.
Questa nuova conquista del sentire, la consapevolezza della nostra luminosità, concretizza l'insegnamento che abbiamo ricevuto. L'uomo è fatto ad immagine di Dio. Spostandoci in dimensioni ancora più sottili, con una coscienza più estesa, è possibile raggiungere la dimensione dell'eterno presente. Verità senza inizio senza fine. Questa è un'altra delle grandi qualità di Dio che si unisce all'eterno e all'infinito, appunto, Senza Tempo! Facendo queste poche riflessioni, abbiamo già perso il titolo di sciocchi. Vediamo ora, se è possibile barattarlo con quello di presuntuosi. Il primo colpo di scure si abbatte su un'affermazione religiosa, un dogma fuorviante: "non è vero che l'uomo ha un'anima", (vedo già chi si straccia le vesti). È vero l'inverso, è l'anima che prende un corpo. Questo ribalta totalmente il concetto di chi sia l'uomo. Guardandoci allo specchio non possiamo più affermare: "io sono quello".
A riflettersi è soltanto un abito, un corpo proprio della dimensione fisica, di materia, che (l'anima) ha indossato per manifestarsi in questa dimensione. Tanto è vero che, quando l'anima migra, sia pure momentaneamente, nelle dimensioni più sottili, deve lasciare il corpo fisico e utilizzare i livelli più sottili o comunque idonei per la dimensione in cui si trova. Sento già le obiezioni. Cosa c'è di nuovo? Si sa che l'uomo ha un'anima! Se è così scontato allora mi domando, perché l'uomo discrimina? E perché è razzista? Poiché è l'anima che si veste di un corpo, poco importa se questo è bianco, nero, giallo, alto, basso, maschile o femminile. L'insegnamento, secoli orsono, ricevuto: " … amatevi l'un l'altro perché siete tutti fratelli…" non era certo riferito al corpo, ma alla luce che lo abita.

Le Guide Divine: Dalla luce all'ombra. Perché la morte è così temuta? Certo, se si afferma che l'uomo ha un'anima, allora al momento della separazione l'uomo muore e l'anima sopravvive. Assurdità, poiché essendo l'anima a prendere un corpo, al momento della separazione non c'è morte, ma il proseguimento della vita, ciò che realmente siamo, restiamo, e seguitiamo ad essere, vivendo senza l'abito pesante della materia. Se i capi religiosi dell'Oriente e dell'Occidente si fossero confrontati fra loro, studiando gli insegnamenti lasciati dalle Guide Divine da cui sono scaturite le grandi religioni, avrebbero scoperto e concordato le qualità multidimensionali della vita comuni ad ogni dimensione.
Così, offrendole come campo di ricerca, la scienza avrebbe compreso le leggi di cui si avvale l'anima e non avrebbe più inviato i suoi missili rumorosi e nocivi nello spazio, facendogli violenza. Poiché quello che viene semplicemente definito spazio è anch'esso una Entità evolvente. Una volta affermato questo, la scienza avrebbe inviato nella Entità-Spazio oggetti volanti capaci di nutrirsi della Sua sostanza. A sua volta l'anima, cambiando dimensione avrebbe annullato il limite fisico dello spazio e del tempo, come presumibilmente fecero i nostri Fratelli Maggiori su altri mondi fisici e in altre realtà, rispettosi della Vita Unica. Bene, barattato il titolo di sciocco con quello di presuntuoso, vediamo se è possibile cambiarlo con quello di miscredente.

Legge di evoluzione o di trasformazione: Affermato, puntualizzato e ipoteticamente accettato che è l'anima a prendere un corpo, sorgono molteplici interrogativi. Oggi che l'uomo si avvale dell'informatica, se trasformasse queste domande in dati, nei suoi software non potrebbe avere un'elaborazione finale soddisfacente nell'arco di una sola esistenza. Su quali parametri stabilire se era meglio vivere in Palestina ai tempi di Gesù, piuttosto che in Italia ai tempi di San Francesco? È meglio provare l'esperienza del parto o essere soltanto padre? Interrogativi che si si estendono a tutti i quesiti più o meno profondi. Sulla base dei cicli di evoluzione, l'anima prende ripetutamente più corpi nelle condizioni a lei più favorevoli, sia come stato sociale, era, razza, sesso, con una durata che ritiene necessaria per acquisire esperienze in rapporto alle leggi dell'evoluzione.
Una filosofia, sopravvissuta nel tempo, insegna che il macrocosmo si riflette nel microcosmo, oppure: ciò che è in alto è uguale a ciò che è in basso, in sintesi la vita dello spirito si riflette su quella fisica vivificandola. Ogni bambino inizia all'asilo facendo le asticelle ed i tondini. Questi poi, uniti, realizzeranno vocali e consonanti che, unite a loro volta formeranno parole e così via. Le leggi di evoluzione o trasformazione sono il macrocosmo di questa ascesa naturale della cultura umana. L'anima, prendendo nelle varie ere molteplici corpi, passa attraverso l'insegnamento della vita e, ad ogni esame superato, avanza nella conoscenza delle leggi dello spirito. Il Sentire di Essere, la Coscienza di Sé, l'Individualizzazione, non si debbono confondere con i corpi fisici che di volta in volta vengono abitati dall'Anima. È come pensare che, l'uomo, cambiandosi di abito non è più lo stesso.
Gettato uno sguardo nelle multidimensionalità ed avendo appreso che in tutte scorre l'anima intesa come vita unica del Padre sia pure con leggi, stadi vibratori e luce diversi, siamo giunti al nocciolo della riflessione, il punto focale per prendere definitivamente le distanze dai luoghi comuni, siano essi culturali, filosofici, religiosi. Più che di anima è corretto parlare di Complesso-Animico. Nell'espressione complesso dobbiamo intendere una Comunione di Luce & Vibrazione-Colore proprie delle dimensioni più sottili. Queste, sono mondi a tutti gli effetti, la vita vi si manifesta in stato vibratorio diversificato in ottave superiori, determinando la purezza della luce che le qualifica.
Al ricercatore attento, sincero, assicuro che tutto questo è come assaporare un aperitivo. Quanto detto, per sommi capi, è soltanto un accenno di richiamo, sulle realtà che riguardano l'uomo di luce in noi, guardando al di là di quello che vediamo riflesso nello specchio. Le leggi dello spirito sono, in verità, molto più profonde e luminose e vanno analizzate e comprese con la meditazione ed il discernimento. Allo stesso ricercatore, se quanto esposto ha sollecitato la sua intuizione, domando "quali sono le principali funzioni dell'anima? A cosa serve?".

di Armando Mattioni

Alieni, coscienza e pensiero vivente

Dal blog di AquilaSenzaNido, non posso non riportare questo post...

Fin dall’antichità hanno assunto le sembianze di dei agli occhi dell’ignoranza primitiva. Hanno innestato il programma nel sistema con le attuali culture sociali e religiose seducendo, ubriacando e condizionando il pensiero del genere umano. Il Pensiero si è condensato solidificando la griglia olografica in cui ci troviamo sino al punto di crederla e viverla come fosse la realtà. Così hanno creato una gabbia perfetta e invisibile con leggi e regolamenti schiavizzanti in cui gli schiavi si imprigionano da se stessi nell’applicarle e farle applicare.
Ci sono sempre stati, “dentro” e “fuori”, ma da circa 50 anni sono tornati con nuove vesti e nuovi nomi a misura dell’ignoranza moderna. Hanno fatto accordi con esseri di questa terra che di umano hanno solo le sembianze ma che per natura sono della loro stessa specie. Propagandano i loro messaggi vuoti di pace, bene e amore rivolgendo l’attenzione delle masse all’esterno, con contattati e contattisti, con visioni e segni di stampo religioso, con mezze verità e verità dentro due menzogne, occultando fino all’inverosimile il più grande segreto dell’uomo nell’uomo.
Parassitano i corpi, i “contenitori” degli uomini che sono talmente inconsapevoli da non sapere ancora nemmeno della loro esistenza. Utilizzano le frequenze elettromagnetiche per influenzare e condizionare stati d’animo e pensieri. Molta gente si ritrova con l’impulso di uccidere senza sapere o capire che cosa gli avesse spinti a farlo. Parlo di persone assolutamente normali con una vita tranquilla che danno l’idea di fungere da cavie umane per sperimentare qualcosa che all’occorrenza può essere applicato alle masse. Ma mentre la gente continua di punto in bianco ad impazzire ogni giorno e in ogni parte del mondo, tutto questo viene ritenuto dai più assolutamente normale come d’altronde, tutto il resto. L’orrore, di cui ormai è saturo il mondo, è ritenuto normale perché a tutto ci si abitua e tutto si può tollerare a discapito di una condizione di vita mediocre che con la Vita Reale non ha assolutamente nulla a che vedere.
Le programmazioni e il condizionamento a cui l’anima è stata sottoposta per tutto questo tempo, hanno condensato e calcificato stati, condizioni e atteggiamenti, che solidificano le catene mentali dentro cui l’anima è rinchiusa, fungendo anche come una sorta di giustificazione per la coscienza.
Tra le più deleterie c’è il vittimismo.
Se pensiamo di essere delle vittime di quello che ci è accaduto e ci accade nella nostra vita, tutto quello che accadrà si muoverà in funzione del nostro vittimismo. Ciò che alimenta il vittimismo è il bisogno di avere dei confini, perché grazie a quei confini ci sentiamo al sicuro dentro tutte le nostre limitazioni. Quelle che ci hanno, ci siamo e ci continuiamo a costruire giorno dopo giorno.
L’anima ha una natura divina perché è parte integrante del Creatore. L’unica differenza che c’è tra l’anima e il Creatore è solo che l’anima non ha alcuna coscienza di se stessa e che per questo vive in funzione di tutte le limitazioni del contenitore in cui si trova.
L’uomo con l’anima è un essere divino che ha in se le stesse potenzialità e le stesse risorse del Creatore.
E’ questo il più grande segreto dell’uomo nell’uomo che gli alieni per tutto questo tempo hanno cercato di nasconderci in ogni modo. Tutti gli inganni e tutte le menzogne, hanno un solo denominatore comune. Rivolgere il nostro sguardo, le nostre attenzioni e le nostre speranze verso il cielo, verso gli angeli, verso gli altri, verso le religioni, verso i segni, verso “l’esterno”, per impedirci di guardare nell’unico luogo dove c’è il principio e la fine di ogni cosa. Dentro noi stessi!
Ogni “divinità” che è comparsa nella storia dell’umanità ha cercato di occultare sempre più profondamente questa verità. Sono cambiati i volti, i nomi, le regole e le leggi ma quel denominatore comune è rimasto sempre lo stesso tranne in un unico caso.
C’è stata una sola e unica manifestazione di Dio sulla terra nella storia dell’uomo e quell’eccezione è stata Gesù. Nonostante abbiano corrotto e confuso i suoi messaggi viventi con l’avvento di falsi apostoli appositamente comparsi per confonderli dentro mille menzogne fondando religiosi e religioni per sedurre e chiese per schiavizzare, egli ha distrutto leggi e regolamenti di ogni specie e tipo, compreso quelli che provenivano da un essere schiavista e sanguinario che si è identificato nel dio di Israele e che con il vero Dio non ha nulla a che vedere.
E’ vero che hanno completamente fuorviato i suoi messaggi ma così come dalla mente non si può cancellare niente di tutto quello che vi è contenuto, allo stesso modo non si può far dimenticare all’anima la sua natura e la sua origine, nonostante sia stata sommersa da tonnellate di polvere condensata. E mentre le illusioni del suo ritorno continuano ad alimentare false speranze, insieme a tutte quelle che riguardano antiche civiltà e profezie imminenti del tipo 2012 tenendo tutti gli sguardi puntati “fuori” con segni e manifestazioni dentro questa griglia olografica, dalla terra vengono riesumate, in questo tempo senza precedenti, parole viventi come il vangelo di Tommaso che riconfermano la natura divina dell’uomo con l’anima che deve osservarsi, risvegliarsi, riconoscersi e manifestarsi!
Gesù è stata ed è la manifestazione dell’Uomo divino pienamente realizzato e consapevole ed è questo che ha cercato e cerca di dire a coloro che “hanno orecchie per ascoltare” e che hanno un “udito divino”.

“Colui che cerca non desista nel cercare fino a quando non avrà trovato; quando avrà trovato si stupirà. Quando si sarà stupito, si turberà e dominerà su tutto.”
“Il Regno di Dio è dentro di voi.”
“Vi stupirete quando vedrete a chi assomigliate, ma mille e mille volte più grande sarà il vostro stupore quando scoprirete gli Archetipi che esistono da sempre e non nascono e mai muoiono e non si fanno vedere. Chi li conosce entra nel Regno e si libera delle morti.”
“Voi farete cose più grandi di me.”
“Voi sarete me!”

Non c’è nessuna religiosità in tutto questo che è solo “fumo negl’occhi” insieme a tutto il resto, ma solo la sacralità della nostra stessa natura divina che conosce, riconosce, si auto-riconosce per manifestarsi.
Il Punto focale è che al di la di ogni ragionevole dubbio, questa realtà può essere davvero cambiata!
Ormai non c’è più un solo campo in cui gli archetipi sono tutti a portata di mano ma solo colui che li stava già cercando saprà riconoscerli e farne tesoro. La fisica quantistica per esempio ha scardinato e polverizzato ogni legge fisica fino ad oggi conosciuta con tutti i suoi dogmi e i suoi regolamenti dimostrando che, oggettivamente, le cose non sono affatto come sembrano.
Se non si crede nemmeno possibile modificare la realtà, come la si potrà mai cambiare?
E se lo riteniamo possibile, come avviene? Come funziona?
Quello che pensiamo non ha solo il dominio sul nostro corpo ma ha anche il dominio sulle nostre emozioni e quindi sulla nostra vita. Molte delle cose che non riusciamo a fare sono solo cose che non sappiamo di poter fare, né tanto meno sappiamo come farle.
E’ per questo che dobbiamo essere più grandi di ciò che pensiamo.
Consideriamo gli alieni “superiori” e fuori dalla nostra portata ma la verità è che l’unica cosa da cui siamo fuori portata è la vastità della nostra portata con tutte le sue illimitate potenzialità!
Va bene informarsi e documentarsi su quanto accade e studiare gli alieni ma è necessario tenere sempre a mente che l’attenzione principale deve essere rivolta fondamentalmente verso se stessi e la propria presa di coscienza perché altrimenti, come tutto il resto, può diventare un inciampo!
Consapevolezza ed energia creano la natura della realtà. Ciò che pensiamo costituisce la nostra vita. Dobbiamo cercare di utilizzare ad ogni costo questo principio creatore potenziando al massimo la presa di coscienza di noi stessi. A volte lo abbiamo già fatto inconsapevolmente, ma solo quando riusciamo a sperimentarne consapevolmente il reale funzionamento nella nostra vita diverrà un processo spontaneo e inarrestabile. Senza l’applicazione consapevole e costante di ciò che abbiamo conosciuto e riconosciuto dentro e fuori di noi, qualunque conoscenza acquisita non servirà a niente e a nessuno. Senza l’unione tra il proposito consapevole e l’energia generata dalla “volontà” e da un sincero senso di “responsabilità”, non accadrà nulla. Nulla!
Non basta sapere ed essere d’accordo con quanto detto o condividere pensieri e propositi simili. Si tratta di “Agire”! E se non sei qualcuno che vuole agire, non dovresti nemmeno perdere tempo a leggere queste cose.
La nostra mente è affollata di luoghi comuni e limitazioni provocati dal programma di condizionamento, dal sistema e dalle forme pensiero generate nella nostra mente dagli alieni e i loro parassiti che soffocano i nostri sogni e i nostri pensieri più intimi e profondi che poi sono i nostri veri pensieri. Quelli che non riusciamo mai a riaffermare e che in questo modo vengono soffocati.
Come ho già scritto da un’altra parte, occorrono percezione, esercizio e volontà per allenare la mente a nuovi modi di pensare ed il corpo a nuovi modi di agire. Se sorvegliamo i nostri pensieri i nostri pensieri sorveglieranno noi. Questo è il primo ruolo fondamentale dell’Osservatore, della nostra parte divina, quello di vigilare su di noi e i nostri processi mentali.
La realtà che tanto bramiamo non ci pioverà dal cielo senza un investimento da parte nostra. Se i sogni in termini di “obbiettivi” non vengono visualizzati e focalizzati ogni giorno dalla nostra mente non diventeranno mai la legge della manifestazione. Siamo gli agenti creativi della nostra esistenza solo quando quegli obbiettivi non dipendono più da luoghi, cose, tempi ed eventi e oltrepassano le opinioni del pensiero limitato con l’uso dell’energia illimitata generando un “pensiero vivente”.
Il Pensiero vivente verso un obbiettivo è già legge ed è destinato a manifestarsi nella realtà. Colui che lo genera lo sa già e non lo vive più come una cosa che si dovrà compiere ma come qualcosa di già compiuto che per certo si manifesterà.
Gli alieni hanno sfruttato e sfruttano a loro vantaggio la potenza creatrice del pensiero innestando un programma di condizionamento che focalizza la maggior parte dell’energia dell’anima verso di loro e allo stesso tempo continua ad alimentare le sbarre dei confini affinché non se ne varchino mai le soglie. Siamo “noi” che alimentiamo quelle soglie con i nostri pensieri limitati.
Io ho varcato quelle soglie perché non mi sono posto nessun limite e dopo una vita intera passata prevalentemente a sopravvivere e a difendermi nel tentativo di portare avanti tutto ciò che nel bene e nel male mi è sembrato giusto, non c’è più niente che può spaventarmi.
In Realtà non esiste nessun confine se non quello che noi stessi ci poniamo quando razionalizziamo il pensiero perché come ho già detto, ogni cosa non è altro che la contemplazione e la realizzazione della realtà ad ogni livello di esistenza.
L’osservato e l’Osservatore sono la stessa cosa e fino a quando questo non diverrà Reale per la nostra coscienza, non ci sarà mai nessun principio perché è proprio questo l’archetipo del Principio della nostra natura divina.
Riconquistare il comando della mente più profonda vuol dire conformare il pensiero alla nostra natura divina e dargli libero sfogo fino a farlo divenire un pensiero comune. Se diviene pensiero comune con la stessa scontatezza dei comuni pensieri razionali, quel pensiero è destinato a manifestarsi.
Quando analizziamo e razionalizziamo qualcosa che ha del “miracoloso”, questo perde tutta la sua bellezza, tutta la sua mistica, tutta la sua sostanza e tutta la sua forza. In altri termini, è come se nel tentativo di afferrarlo e osservarlo analizzandolo, si sgretolasse completamente. Invece, al contrario, quando il conseguimento di qualunque obbiettivo è considerato la cosa più normale del mondo e diviene quindi un “pensiero comune”, le cose cambiano completamente e senza capire in che modo sta avvenendo, semplicemente questo avviene e basta.
Quando un uomo pensa, rimane al di fuori di ciò che sta cercando di capire. Quando non viene interrotta ed analizzata da idee o concetti, esiste la sensibilità del qui ed ora. Nel momento in cui smettiamo di analizzare, possiamo cominciare a vedere e a sentire come un “tutto”. Non c’è chi compie l’azione e chi la subisce, ma solo l’azione in se. Ho una sensazione e la percepisco interamente senza dargli un nome. Alla fine l’io e la sensazione si fondono diventando un tutto unico. L’io sente di non essere più separato dal tu e l’idea di trarre profitto o di tirar fuori qualcosa da qualcos’altro diventa del tutto assurda.
Chiesero ad un millepiedi come facesse a camminare su tutti i suoi piedi senza mai inciampare e quando si mise a pensarci sopra per dare una risposta, inciampò!
La caratteristica essenziale del sentire la vita si colloca nella sensazione stessa.
La mente divina è come un bambino che ha in se ogni conoscenza passata, presente e futura ma che sta al di là del pensiero razionale, del pensiero analitico, al di là del pensiero limitato. Da una parte ci sono tutti i limiti e le circoscrizioni in cui siamo racchiusi, dall’altra c’è uno spazio libero e sconfinato. Quella soglia viene varcata quando non c’è più giudizio emozionale e nessuna alterazione nell’adattarlo o conformarlo ai tradizionali canoni analitici.
L’immaginazione, tanto bistrattata in questo mondo, è l’ossigeno della creatività. L’arte dell’immaginazione è la strada attraverso la quale la realtà viene creata spontaneamente. Ogni cultura esistente, non è comparsa dal nulla, è stata creata da una filosofia o da un sogno. Sono state create da un immaginazione intenzionale fortemente “desiderato”. In realtà, tutte le cose esistenti prima di manifestarsi, sono state concepite da un’idea, da un sogno.
La verità è che tutti hanno sogni e desideri nel cassetto ma pochi hanno la “passione” per realizzarli. La passione è quell’instancabile desiderio di mantenere al centro della propria consapevolezza e di riuscire, nonostante tutto, a non rinunciare al proprio sogno. Quella passione è il motore primario senza la quale non accade nulla ed è per questo che prevale e si riconferma ogni giorno quel nulla nella maggior parte delle vite. La rassegnazione subentra quando manca o sfuma la passione verso il conseguimento di quel sogno. La passione è il polmone della Vita, ma la voglia di Vivere pretende la sua affermazione!
Poiché fin da quando sono nato io ho amato la Vita, ho scelto ogni giorno la Vita. Ho scelto di non accontentarmi delle spiegazioni su come stanno le cose e ho scelto di non fermarmi all’evidenza e ho scelto di non arrendermi e ho scelto di combattere rischiando molte volte di morire pur di non essere un morto vivente e adesso che mi ritrovo a combattere la più grande battaglia della mia vita contro gli alieni, mi rendo conto che quella battaglia consiste nella realizzazione del compimento di me stesso come essere divino e come uomo.
Non servono tutte le coscienze risvegliate per cambiare questa realtà, ne basta un piccolo numero che si è riconosciuto e riconosce quello che c’è nella sostanza e nella radice di queste parole che sono del tutto insufficienti a contenerlo.
Liberati dai pregiudizi e di quelli degli altri e da sfogo al Pensiero vivente che c’è in Te senza bisogno dei consensi o dei dissensi di qualcuno!
Sii niente di più e niente di meno di ciò che Sei nel qui ed ora e riafferma nell’Io Sono te stesso.
Noi non abbiamo alcun limite, gli alieni si.
Che le anime vibrino e gli alieni sussultino e scompaiano per sempre

Il risveglio interiore

...ciascuno di noi, indipendentemente dalla eventuale rielaborazione intellettuale che può farne a posteriori, sperimenta nel corso di tutta la propria vita, queste due modalità della coscienza: quella opaca e quella luminosa. Nella modalità opaca, stanchezza e forza dell'abitudine prendono il sopravvento sul prodigio quotidiano dell'essere che si rivela, ottundono i nostri sensi e la nostra immaginazione e, alla lunga, producono sintomi di un disagio profondo che i medici e gli psichiatri chiamano angoscia, nevrosi, depressione, esaurimento, in genere accompagnati da disturbi fisici di vario genere... Quando, invece, sperimentiamo la modalità luminosa della coscienza, il mondo ci appare vivido e infinitamente ricco e affascinante, come se ogni cosa fosse circonfusa da un alone di gloria e come se ogni singolo filo d'erba e ogni singola goccia di pioggia avessero uno speciale messaggio da comunicarci.
Vi sono degli individui infelici che, pur di evadere dalla modalità opaca della coscienza, ricorrono all'uso sistematico di droghe, cercando nell'assunzione di sostanze chimiche quel senso di incanto, di armonia e di benessere, che non riescono a raggiungere nella loro vita quotidiana, ma di cui avvertono dolorosamente l'estrema necessità. E, così facendo, riducono la propria forza di volontà e le proprie difese organiche, finendo per diventare schiavi di un rimedio peggiore del male, che non risolverà alcuno dei loro problemi, ma che li trasformerà in poveri esseri svuotati e tremebondi, alienati dal mondo circostante e da se stessi, prigionieri nel cerchio implacabile di una assuefazione degradante.
Quando noi incominciamo la giornata con un atteggiamento positivo, conciliante, benevolo ed aperto, siamo in prossimità di quella che abbiamo definito la modalità di coscienza luminosa. Non bisogna, tuttavia, confondere tale concetto con quello di semplice entusiasmo, ottimismo o buon umore, benché questi possano esserne alcuni degli effetti. E la modalità luminosa non ha a che fare nemmeno con le prime ore del mattino, con il risveglio primaverile, con il sole dopo la pioggia e cose simili; né con circostanze particolari, quali la visita inattesa di un vecchio e caro amico, una soddisfazione professionale, un momento di intimità con la persona amata.
La modalità di coscienza luminosa non è il risultato di circostanze accidentali ed esterne, le quali, così come sono venute, possono dileguare; non è legata da un rapporto causale ad alcun evento specifico; e non è neppure il risultato di un buon carattere o di una buona digestione, benché tali fattori possano spianarle la via. In realtà, si tratta di una rivelazione che ha luogo nel bel mezzo della quotidianità, e deriva da una convergenza fra la disposizione al dono di sé da parte del soggetto, e una forza benevola sovra-umana, che può essere evocata con speciali tecniche di meditazione, con la preghiera, ma che, nella sua essenza, è misteriosa e giunge a noi sotto forma di dono gratuito e imperscrutabile.
Viceversa, la modalità di coscienza opaca è quella che deriva da una resa alla forza d'inerzia che insidia la bellezza e la freschezza della vita. Essa si nutre di rassegnazione, scetticismo e rancore, e spegne ogni forma di creatività e di espansione interiore, facendo valere le ragioni della routine, magari dopo averle ammantate di nobili ma pretestuose giustificazioni, quali il senso del dovere e della responsabilità, lo spirito di sacrificio, il sano realismo necessario nelle cose d'ogni giorno, e magari, specialmente nella odissea del rancore, il sentimento offeso della giustizia.
Il risultato, comunque, è sempre lo stesso: un ottundimento coscienziale che fa scomparire ogni slancio generoso, ogni tensione verso l'armonia e la pienezza, e piomba l'individuo in un tunnel senz'aria e senza luce, popolato da creature spettrali e da malevoli fantasmi. È nel nostro interesse, evidentemente, passare per quanto possibile da una modalità opaca della coscienza ad una modalità luminosa, anche se non esistono garanzie di successo indefinito o di permanenza inattaccabile nella seconda. La sensazione di incanto, di benessere e di felice consapevolezza ci rende più creativi, più disponibili, più pazienti, più tolleranti e più inclini a godere anche delle cose più semplici.
Inoltre, la modalità luminosa purifica i nostri pensieri e i nostri desideri, ridimensiona le esagerate pretese del falso Ego, mette un freno alle nostre tendenze narcisiste nello stesso tempo che ci dona energie insospettate, lucidità di pensiero, intuizione delle convergenze e dell'armonia, capacità di ascolto quasi insospettate, gratitudine verso la vita e verso l'essere dal quale promana. Non esistono tecniche specifiche per acquisirla, si tratta piuttosto di un abito mentale che discende da un insieme di buona volontà, meditazione, preghiera, azione disinteressata e benevolenza verso il mondo, nonché dall'intervento di quella poderosa forza extra umana alla quale abbiamo accennato in precedenza, e senza la quale potremmo fare ben poco.
Possiamo, però, osservare e cercar di imparare dalle tre categorie di persone che più si avvicinano, nel loro approccio al reale, alla modalità luminosa: i bambini, gli artisti e i santi. Lo stupore infinito del bambino, la creatività inesausta dell'artista e l'abbandono totale del santo, in misura diversa e su piani di realtà ben distinti fra loro, presentano le caratteristiche più prossime ad essa. Di queste, la più importante crediamo sia l'abbandono: perché il suo contrario, ossia l'attaccamento al falso Ego e alle cose del mondo, trasformate in strumenti del nostro piacere, è l'elemento che più di ogni altro preclude la strada verso la modalità luminosa e tende a rinchiuderci in quella opaca, grigia e rassegnata. Forse per questo è stato detto che chi vorrà salvarsi ad ogni costo, finirà per perdersi; mentre chi sarà disposto a perdersi, alla fine sarà salvo. In sostanza, una cosa sola manca alla bellezza assoluta del mondo: che l'occhio che lo contempla la sappia scorgere e apprezzare, divenendo più bello esso stesso, in un circuito virtuoso che non ha mai fine, sino a quando ogni cosa verrà reintegrata nella sua dimora originaria: la casa dell'Essere, della quale, per ora, ci è dato appena di intravedere qualche debole e confuso riflesso, come un bellissimo palazzo che si specchia in un torbido stagno.

di Francesco Lamendola - 01/07/2008
tratto da: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.3019.7

La rivelazione della Sfinge: l'Apocalisse

Perchè oggi possiamo sapere tanto? Questo è il tempo della rivelazione, cioè letteralmente della “Apocalisse”... Che cos'è la verità? E' la visione reale del tutto, nel quale sparisce ogni senso di separatività ed ogni soggettivismo. Allora gli antichi sapienti, per prevenire questa naturale tendenza dell'uomo, crearono dei monumenti alla verità, i quali sono muti per il profano e sono invece eloquenti in modo inequivocabile per chi sa intenderli. La Sfinge è uno di questi monumenti.
Le religioni custodiscono molti di questi antichi monumenti pur senza comprenderli: essi sono universali e per questo, contrari ad ogni divisione religiosa. Oggi i tempi sono maturi. I tempi corrono parallelamente a quanto si esprime nelle parole di fuoco dell'Apocalisse. I sigilli cadono uno ad uno. Le chiese sorgono e tramontano seguendo il piano divino che Giovanni, il veggente dell'Apocalisse, vide e trascrisse. Che cosa possiamo comprendere oggi dell'Apocalisse. Essa non è profezia degli eventi cronologici umani, ma è la storia della lotta tra lo Spirito e la materia, tra la carità e l'egoismo, tra la scienza e l'ignoranza. Le sette chiese, i sette sigilli, i sette angeli, le sette trombe, i sette candelieri, le sette coppe, le sette teste della Bestia, simbolizzano tutte le sette età attraverso le quali passa la chiesa universale, la quale è cosa ben diversa da qualsiasi chiesa. Che cosa possiamo sapere oggi? L'opera del Cristo non sta scritta in nessun libro e i libri non sono più letti. Il Cristo vive in ciascuno di noi come principio e trionfa ogni volta che trionfano amore, altruismo e carità. Dice la Sapienza: vince la forza, ma l'intelligenza vince la forza e lo Spirito vince l'intelligenza. Di questa storia ha scritto Giovanni: la storia del'animo umano. Le sette chiese sono le sette età dell'animo umano attraverso le quali passa l'umanità per la quale il Cristo è venuto, prima dell'iniziazione generale.
La prima chiesa è dei tempi apostolici, insegna l'età delle grandi fatiche, biasimata da Giovanni per non aver saputo mantenere il primo ardore di carità; la seconda chiesa età delle persecuzioni e dei martiri, non temete è detto: voi avrete dieci giorni di tribolazione - le dieci persecuzioni sotto gli imperatori romani - ma avrete la corona di vita; la terza età, il cristianesimo si consolida sotto l'impero di Costantino, biasimata perchè tollera la dottrina di Baalam: Baalam sacerdote del dio Baal si vende ad un sovrano per benedire e maledire a suo piacimento, questo significa che anche la chiesa cominciava ad arricchirsi ed a corrompersi; la quarta età è dei grandi dottori e dei grandi santi e della decadenza che culminava nella succesiva, la quinta età: quella delle barbarie; la sesta età comincia con il rinascimento, la chiesa è mediocre in virtù, ma i tempi segnano intelligenza e progresso: qualcosa di nuovo è preannunciato. Dice la leggenda che la spiegazione dell'Apocalisse è un segno dell'avvicinarsi degli ultimi tempi. Possiamo noi essere degni di questa rivelazione. Il libro della verità si apre succesivamente. Man mano che cade un sigillo (cioè trascorre un'età) si ha una nuova luce (appare una stella), è proclamata una nuova verità (la tromba), è instaurata una nuova chiesa (il candeliere) è suscitata una nuova speranza (l'angelo), avvengono guerre e flagelli (la coppa ricolma di sangue). Noi viviamo la fine della sesta età. Qualcosa è annunciato. Dice il verbo: ”Io scriverò il nome della nuova Gerusalemme accanto al nome del vincitore e ad esso insegnerò il mio nuovo nome”. Si tratta quindi di una nuova rivelazione. NOI la stiamo vivendo. Principio della settima età, tempo di riposo per la chiesa, essa ha finito la sua parte: non sarà a capo del movimento di rinnovazione, ma condannandolo, condannerà sè stessa : essa dirà di non mancare di nulla ed invece sarà, spoglia e miserabile e cieca e sorda. Dopo queste sette età, il redentore, busserà alla porta di ognuno e chi risponderà sarà Uno con Lui. Vieni con la Luce e ti sarà data la Chiave, e farà conoscere a te “anziano”, l'”Anziano degli anziani”, l'”Inconoscibile”: se è giusta, è la tua vittoria e piano sarà il tuo sentiero e di divini attributi e forza, saranno in te. Questa è la Legge dal principio fino alla Fine. Di poi il grande riposo, il riposo che si estende a tutto il creato, il riposo dell'Uomo/Redentore. Questa è la rivelazione, cioè letteralmente l'Apocalisse, il libro della scienza dei simboli. La Sfinge non è più muta. Ma chi ascolta?

tratto dal libro "l'uomo zero" di Pietro Cimatti