"L'uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"
* * *

I Guardiani

Ammesso che esistano dei Guardiani della prigione, bisognerebbe tentare di comprendere chi sono. A mio avviso, è veramente difficile pensare che il Male dipenda solo dall'umanità (Vedi Se l'anonimo secentesco avesse ragione?). E' vero: distinguere tra male esterno e male che alberga nell'uomo è una semplificazione non in grado di rendere l'inestricabile intreccio di agenti esogeni ed endogeni, l'intima unitarietà dell'essere umano. Tuttavia per evitare di demonizzare l'homo sapiens, mi pare opportuno tentare di identificare forze, la cui azione nefasta e nefanda può spiegare la supremazia della violenza e dell'ipocrisia nel mondo. Non si tratta di trovare un capro espiatorio, ma di identificare il virus ed il virus NON è l'uomo, checché se ne pensi, poiché semmai l'individuo è, in qualche caso, una porta sugli inferi.

Mi limito a formulare delle ipotesi in modo molto schematico, aggiungendo qualche breve considerazione.

- I Guardiani sono delle forme-pensiero create dagli uomini stessi, con le loro energie negative che si sprigionano da sentimenti come l'odio, la collera, l'invidia, la bramosia...

- I Vigilanti sono dei demoni, creature cadute, definiti Arconti nel Quarto Vangelo e nei testi gnostici. Sono assimilabili ai voladores di Castaneda ed ai vampiri.

- Essi sono extraterrestri malevoli.

- I Guardiani sono macchine, come nella saga di Matrix.

Studiando le antiche tradizioni e senza dimenticare gli indizi disseminati nella letteratura e nel cinema, si può arguire che questi esseri sono avidi delle energie umane. Pare anche che siano interessati ad un quid (il D.N.A.? il ka?) dell'uomo che essi non possiedono o utile per certi loro scopi oscuri.

Pare che le azioni invasive di queste creature non si concentrino solo sul piano fisico, ma investano pure il livello sottile, con interazioni fra i vari ambiti. Ad esempio, di alcuni presunti rapiti è prelevato il cosiddetto corpo astrale, ma essi si ritrovano delle cicatrici sulla pelle. Queste persone ricordano di aver attraversato le pareti, ma talvolta si accorgono, dopo il sequestro, di avere degli impianti. Se ammettiamo che le loro esperienze non siano scenari olografici creati dai militari, l'apparente contraddizione tra fisicità ordinaria e dimensione sottile di certe situazioni è fonte di interrogativi. Pare esistere un trait d'union fra le due sfere con riflessi sull'organismo di un intervento sull'astrale. Sono due ambiti materiali, anche se di differente densità. Come ciò avvenga, è difficile stabilire.

Introdurre il tema dell'invisibile, superando obsoleti schemi che si imperniano solo sul dominio politico ed economico, significa spingersi in una regione border line: d'altronde border line, in una certa misura, diventa l'esistenza, non appena si dischiude anche solo un po' il terzo occhio.

dal blog
Zret

Nessun commento: